Sarcedo, consiglio di Stato conferma limiti orari per sala slot

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Slot machine, luoghi di assembramento?
Slot machine, luoghi di assembramento?

Il trend di crescita della ludopatia è più importante del numero assoluto di giocatori patologici, quando in ballo ci sono ordinanze sindacali sui limiti orari alle attività di gioco. È quanto stabilisce il Consiglio di Stato nella decisione arrivata oggi, sul caso sollevato da una esercente di Sarcedo (VI). La ricorrente, come riporta Agipronews, aveva chiesto l’annullamento della disciplina comunale che prevede il funzionamento di slot machine e videolottery solo dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. La tesi dell’esercente era che l’ordinanza è fondata su un’istruttoria carente, visto il basso numero di giocatori patologici sul territorio comunale. Tuttavia, secondo il Consiglio di Stato «una ordinanza sindacale di regolazione degli orari delle sale da gioco non può considerarsi viziata da deficit di istruttoria o di motivazione soltanto perché il numero dei giocatori ludopatici registrato dalla competente azienda sanitaria non è in assoluto elevato». Quello che invece va innanzitutto considerato «è il trend di crescita registrato nel periodo della rilevazione, il quale, da solo, induce allarme negli enti pubblici preposti alla tutela della salute e giustifica pertanto l’adozione di misure restrittive». Nello specifico, il provvedimento di Sarcedo è stato sviluppato dopo l’indagine condotta dalla ULSS n. 4 Alto Vicentino, «che ha registrato un costante aumento delle persone che necessitano di assistenza per patologie legate alla ludopatia». I limiti orari sono dunque appropriati e secondo il Consiglio di Stato nel caso dei piccoli comuni come quello di Sarcedo «il fenomeno della ludopatia può essere efficacemente contrastato con azioni nel singolo Comune coordinate con quelle degli altri Comuni della zona».