“Ancora una volta, sulla sanità, il Veneto è riuscito a rispettare in pieno la Costituzione, che prevede l’universalità delle cure. Arrivare in alto è difficile, rimanerci ancor di più, perché occorre avere organizzazione, efficienza delle reti ospedaliere e territoriali, macchinari innovativi, eccellenze sparse sul territorio e non solo concentrate sui grandi Hub, personale sanitario di grande livello, professionale e umano”. Con queste parole affidate al comunicato che pubblichiamo, il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta il primato della sanità regionale nella capacità di erogare i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), che la Costituzione impone siano uguali per ogni cittadino assistito, emerso dalla pubblicazione da parte del Ministero della Salute dei risultati dell’ultimo monitoraggio sul rispetto da parte delle Regioni della cosiddetta “griglia Lea”. “Superare abbondantemente i 200 punti sui 225 di cui si compone la valutazione ministeriale – prosegue il governatore – è un valore molto significativo, anche perché evidenziato da valutazioni approfondite effettuate dal livello istituzionale nazionale. Negli anni recenti, a cominciare dalla revisione del Piano Sociosanitario regionale, passando per la riorganizzazione della rete ospedaliera e la valorizzazione della sanità territoriale e dell’assistenza domiciliare, per i continui investimenti in tecnologie (70 milioni l’anno a bilancio), per la formazione dei medici, abbiamo effettuato un tagliando generale a un sistema che già funzionava bene. I risultati si vedono. Li dedico prima di tutto a tutti i lavoratori del settore”.
“Questa griglia Lea del Ministero – aggiunge il Presidente del Veneto – è anche la miglior risposte a tante polemiche e critiche alle quali è stato ed è esposto il sistema sanitario veneto. A sentire certe prese di posizione sul nostro territorio, sembra che vada così male che la gente muore sulla porta degli ospedali. Il Ministero ha detto con questo suo studio che si tratta di fake news, i cui latori, anche nel mondo della politica, avrebbero di che riflettere”. Rispetto alla precedente edizione dello studio, il Veneto si è confermato al top, con Toscana ed Emilia Romagna.