Democrazia, partecipazione e referendum, Aduc: le difficoltà culturali e civiche, botta e risposta con un iscritto

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Riportiamo una lettera che abbiamo ricevuto (e nostra risposta) dopo aver inviato un messaggio agli iscritti Aduc a sottoscrivere le raccolte firme in corso dei referendum: cannabis, giustizia, eutanasia e caccia – afferma nel comunicato che pubblichiamo l’Aduc (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr).

Il nostro invito è per cogliere e partecipare al grande momento democratico in corso in questo momento nel Paese con le campagne referendarie: l’enorme consenso che tutte stanno registrando ci sembra un segnale che la politica, e la partecipazione dei cittadini ad essa, è tutt’altro che morta, anzi ha solo bisogno di nuovi e più dinamici strumenti di partecipazione.

Abbiamo per questo rilevato, in particolare, ciò che sta accadendo con la raccolta firme per la depenalizzazione della cannabis che, solo online e a pochi giorni dal lancio, ha superato la soglia di 420.000 firme.

Il nostro invito, evidentemente, deve confrontarsi con il livello medio di alfabetizzazione e cultura civica diffusa, in un Paese in cui la materia educazione civica a scuola è un lusso. Facciamone tesoro.

Segue domanda ricevuta da Aduc e nostra risposta.

Truffa ADUC

Ho ricevuto l’e-mail in cui mi si invita a sottoscrivere alcune campagne referendarie. Il messaggio è ingannevole, perché lascia intendere che ci si possa esprimere a favore o contro. Ho fatto la procedura relativa alla legalizzazione della cannabis e adesso risulta che io ho sottoscritto la richiesta, prima che mi venisse chiesto se sono a favore o contro (mai avrei sottoscritto a favore). Il vostro messaggio è ingannevole e adesso il mio nome risulta associato a una campagna da cui invece mi dissocio completamente. Adesso ditemi come annullare la mia sottoscrizione o procedete voi alla riparazione del danno provocato affinché non risulti il mio voto nell’elenco dei sottoscrittori. Ritengo molto grave che un’associazione dalla parte del cittadino mandi messaggi ingannevoli come questo. Provvedere a rimediare e vergognatevi!

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NOSTRA RISPOSTA

Gentile signore,

ci dispiace quanto sostiene. Il messaggio era chiaramente un invito a sottoscrivere la richiesta di referendum, non ad esprimere favore verso una battaglia, tant’è che abbiamo invitato a firmare anche per il solo fatto che l’elettorato potrebbe essere chiamato ad esprimersi in materia e, solo li’ e non altrove, votare SI’ o NO all’abrogazione.

Le raccolte firme referendarie non presuppongono che lei sia favorevole o meno al quesito. Del resto, la procedura di raccolta firme, e la legge, è esplicita e tutt’altro che ingannevole nei termini da lei descritti.

Comunque, se vuole procedere, ci sono due azioni che potrebbe fare:

– denunciare noi per pubblicità ingannevole poiché, nell’invito che ha ricevuto, avremmo scritto che si votava il referendum * e non che si raccoglievano le firme perché il referendum si potesse svolgere.

– denunciare il comitato promotore del referendum perché avrebbe camuffato un voto popolare come se fosse una raccolta *.

Faccia una segnalazione allo sportello del Garante della concorrenza e del mercato: http://www.agcm.it/competenze/tutela-del-consumatore/come-segnalare

* ps. In Italia non esiste il voto elettronico