Nel silenzio generale – scrive in una nota Giorgio Langella del PCI Veneto – quelle che seguono sono “solo” 3 notizie di tragedie del lavoro. L’assenza di sicurezza nei luoghi di lavoro non è emergenza, è la normalità di un sistema spaventoso che costringe le persone a lavorare, evidentemente, senza adeguata protezione. Le notizie INAIL di qualche giorno fa, ci vogliono “rassicurare” che i morti nei luoghi di lavoro sono calati, nel 2017, rispetto agli anni precedenti. Ebbene, semplicemente, NON E’ VERO (sono conteggiati solo gli assicurati INAIL) e queste tre notizie delle ultime 16 ore lo confermano.
Da inizio anno sono circa 390 i lavoratori morti nei luoghi di lavoro (non sono compresi quelli in itinere). Molti di più rispetto all’anno scorso e a quelli precedenti. Anzi è il massimo riscontrato dal 2008.
Mentre si emanano proclami e decreti legge che poco o nulla combiano come il DL “dignità” (del quale non si conosce la stesura definitiva, ma si fanno tanti slogan), mentre il ministro del lavoro (tale Di Maio) afferma che internet è un diritto primario dei cittadini, le lavoratrici e i lavoratori continuano a morire nei luoghi di lavoro. Un lavoro sempre più precario, subappaltato, insicuro, malretribuito, alienante e faticoso.
E’ necessario investire nella sicurezza sul lavoro, ripristinare l’originale DL 81 del 2008 sulla salute e sicurezza sul lavoro (che è stato stravolto dai governi di questo ultimo decennio), condannare chi trasgredisce (soprattutto quei padroni che usufruiscono quasi sempre dell’impunità e della prescrizione).
Ai sindacati rivolgiamo un appello: si vada a un conflitto sulle questioni inerenti la sicurezza nei luoghi di lavoro, ci si mobiliti a livello nazionale, si proclami uno sciopero generale (non una semplice manifestazione in un giorno “festivo” o qualche minuto a fine turno). Non ci si può limitare al rammarico o alla solidarietà per i parenti di chi muore. Bisogna lottare per riprenderci il diritto a vivere e non morire di lavoro.
Notizia delle 10.53 di oggi, 11 luglio 2018 (Padovaoggi.it)
Gravissimo incidente sul lavoro nell’Alta: operaio muore dopo schiantandosi a terra
Drammatico episodio in una fabbrica di Campodarsego. Inutili i soccorsi per l’uomo deceduto sul colpo
Gravissimo incidente sul lavoro mercoledì mattina a Campodarsego, dove un operaio è morto sul colpo. Il dramma nei locali della ditta Maus in via Caltana dove un uomo, operaio di una ditta esterna, è morto per le conseguenze di un volo da circa tre metri. Inutili i soccorsi, arrivati sul posto con l’ambulanza e l’elisoccorso. Sono in corso gli accertamenti per chiarire la dinamica.
Notizia delle 12.39 di oggi, 11 luglio 2018 (today.it)
Operaio muore dopo essere rimasto schiacciato da un blocco di marmo L’uomo è morto poco dopo in seguito ai traumi riportati Ancora un incidente sul lavoro. Un operaio quarantenne è stato schiacciato da un blocco di marmo ed è morto in seguito ai traumi riportati.
E’ successo oggi in un deposito di marmi a Marina di Carrara, in provincia di Massa Carrara. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i carabinieri e i tecnici dell’Asl. Secondo una prima ricostruzione, l’operaio, che sarebbe un dipendente di una ditta di autogru, sarebbe stato colpito da un blocco di marmo che era già stato scaricato e posizionato.
Notizia di ieri sera, luglio 2018 (napolitoday.it)
Cade mentre pulisce l’ascensore in un palazzo: morto un 21enne
Salvatore Caliano ha perso la vita in via Duomo precipitando dal quarto piano. Fatale la rottura di una vetrata