Il monitoraggio, nella settimana 15-21 settembre, rileva un’ulteriore diminuzione dei nuovi casi (-12,3%), ma un aumento degli ospedalizzati (+3,7%): +4,2% di pazienti ricoverati in area medica, +1,8% in terapia intensiva. I posti letto occupati in area medica sono il 3,8%, in terapia intensiva il 5,7%. Decessi -41,7% e tasso di positività da 1,3% a 1% (qui tutte le analisi di Luca Fusaro su ViPiu.it, in home page di ViPiu.it tutti i dati in tempo reale di province e regioni italiane oltre che singoli paesi del mondo, ndr). Vaccinato con ciclo completo il 77,1% degli over 12 (n. 3.372.567).
Il trend dei nuovi casi è in discesa per la 3ᵃ settimana consecutiva: 3.187 i contagi segnalati (-12,3%).
Si riduce il numero degli attualmente positivi da 12.589 a 11.948 (-5,1%). Dal picco del 28 marzo si è passati da 39.649 a 11.948 (-69,9%).
Il 97,6% dei casi attivi è in isolamento domiciliare (n. 11.666), l’1,9% ricoverato con sintomi (n. 225), lo 0,5% in terapia intensiva (n. 57).
Si registrano 10 ospedalizzati in più (+9 i ricoverati con sintomi, +1 in terapia intensiva). In dettaglio, dal picco del 7 aprile, i posti letto occupati in area medica sono scesi da 1.720 a 225 (-86,9%), mentre quelli in terapia intensiva, dal picco dell’8 aprile, da 305 a 57 (-81,3%). Le persone in isolamento domiciliare, dal picco del 28 marzo, sono calate da 37.806 a 11.666 (-69,1%).
Nella settimana 15-21 settembre i decessi scendono da 24 a 14 (-41,7%).
In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
- nuovi casi settimanali: da 3.632 a 3.187 (-12,3%);
- casi attualmente positivi: da 12.589 a 11.948 (-5,1%);
- persone in isolamento domiciliare: da 12.317 a 11.666 (-5,3%);
- decessi: da 24 a 14 (-41,7%);
- ospedalizzati: da 272 a 282 (+3,7%);
- ricoveri in terapia intensiva: da 56 a 57 (+1,8%);
- pazienti ricoverati con sintomi: da 216 a 225 (+4,2%).
Incidenza settimanale per 100.000 abitanti e occupazione posti letto COVID
L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti scende da 75 a 66. I posti letto occupati in area medica sono il 3,8% (225 su 6.000), in terapia intensiva il 5,7% (57 su 1.000).
Col decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 pubblicato in GU n. 175 del 23-7-2021 cambiano i parametri. Si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla. Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.
Testing e tasso di positività
Il numero dei tamponi settimanali passa da 276.273 a 306.210 (+10,8%), in media 43.744 al giorno. In un mese i tamponi crescono da 233.192 (18-24 agosto) a 306.210 (15-21 settembre) ossia +31,3%.
Il tasso di positività è un indicatore della diffusione di una epidemia. Viene definito come il rapporto tra il numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati. Un’altra possibile definizione considera i “casi testati” al posto dei tamponi. La ragione di questa definizione alternativa è dovuta al fatto che il numero di tamponi include anche quelli di controllo effettuati per accertare la guarigione di un soggetto positivo.
In Veneto il tasso di positività, calcolato sui tamponi, scende da 1,3% a 1%. In 3 settimane si è ridotto dall’1,8% all’1%.
La diminuzione dei casi settimanali da 3.632 a 3.187 (-12,3%), nonostante la crescita dell’attività di testing (+10,8% di tamponi), evidenzia la riduzione della circolazione del virus, infatti il tasso di positività scende da 1,3% a 1%.
Vaccini
Nota metodologica: nel calcolo delle percentuali dei vaccinati utilizzo come dato non l’intera popolazione regionale ma la platea interessata ossia i soggetti ≥ 12 anni che secondo i dati provvisori dell’Istat sulla popolazione residente al 1° gennaio 2021 è pari a 4.373.002.
Al 22 settembre (aggiornamento ore 01:25) risultano vaccinati con ciclo completo 3.372.567 persone ossia il 77,1% della platea interessata. Le dosi somministrate sono 6.730.958 su 7.487.924 consegnate (89,9%). Come dosi somministrate ogni 100.000 abitanti il Veneto ha un valore di 138.712,5 sotto la media nazionale di 139.850,7.
In Italia il numero di persone che ha completato l’iter vaccinale è 41.308.878 su 53.385.343 (≥ 12 anni) ossia il 77,4%.
Autore analisi
Dott. Luca Fusaro, nato il 20/12/1982 a Cosenza, ha conseguito una laurea triennale in Economia e una laurea magistrale in Economia Applicata presso l’Università della Calabria. Dottore commercialista e Analista di dati, da inizio pandemia collabora con varie redazioni giornalistiche in merito al Covid-19 attraverso l’elaborazione di dati e l’analisi grafica.
Per eventuali contatti diretti: lucafusaro82@libero.it