Art bonus ammesso anche per l’Accademia Olimpica: ma se per il Chiericati si rimane ai 35 euro di Bulgarini non c’è da sorridere

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Art bonus ammesso all’Accademia Olimpica. L’agevolazione estesa agli istituti di cultura con personalità giuridica” titola Il Sole 24 Ore la relativa notizia, che riportiamo di seguito, a firma di Alessandro Galimberti. Ottima la decisione che apre un fronte nuovo per le contribuzioni private ai beni culturali incoraggiate dalla detrazione fiscale del 65% dell’importo versato e ora posibili anche per enti di natura privata purchè con finalità pubbliche. Ottima decisione ma senza effetti pratici se le decisioni che poi contano veramente, quelle di chi le erogazioni di denaro le fa, si fermano ai 100 euro, che detassati diventano 35, che il solo Jacopo Bulgarini d’Elci ha versato per palazzo Chiericati.

 

 


Sì, perchè se il 20 febbraio 2017, titolavamo “Art Bonus detassato per l’Ala Ottocentesca del Chiericati, Bulgarini annunciò il suo contributo e quello del Comune: lui ha dato 35 euro, assessori e consiglieri nulla e il Comune di Variati metà del milione promesso“, oggi a più di un anno di distanza temporale per quell’ala del Chiericati siamo sempre fermi a quei 100/35 euro…

Anzi no, neanche a quelli, perchè la raccolta è stata azzerata, immaginiamo, per inconsistenza finale delle donazioni.

Povera Accademia Olimpica, allora, se i suoi ammiratori saranno altrettanto parchi nei suoi confronti….

Il direttore

 

Art bonus ammesso all’Accademia Olimpica.

L’agevolazione estesa agli istituti di cultura con personalità giuridica

Alessandro Galimberti, da Il Sole 24 Ore

 

Fisco dal volto umano, o forse più semplicemente dotato di sensibilità storico/artistica. L’agenzia delle Entrate- interpello 956-445/2018- ha infatti ammesso ai benefici del!’Art bonus l’Accademia Olimpica di Vicenza. Persone fisiche, enti non commerciali e soggetti titolari di reddito di impresa potranno vedersi riconosciuto un credito d’imposta del 65% sulle erogazioni devolute a una delle più antiche associazioni (pre) italiane.
La questione proposta dall’ente morale Accademia Olimpica – istituita con il Regio decreto 351 del 1935 – era tutt’altro che a risposta vincolata, considerata la sua lunga e a tratti perigliosa storia. Fondata a Vicenza nel 1555 da un gruppo di intellettuali per tutelare la cultura, la vita artistica e il progresso della città, annessa poi al celebre Teatro Olimpico progettato e non finito dal Palladio, l’Accademia fu presa di mira da Napoleone che nel 1810 tentò di scioglierla; nel 1813 l’intero edificio divenne però proprietà del Comune, in cambio dell’uso perpetuo ed esclusivo a favore dell’Accademia. Nell’interpello dell’Accademia – rappresentata da Angelo Vozza – si sottolineava che l’ente Accademia continua a possedere un’antica biblioteca di rilevante interesse culturale, aperta al pubblico e ospitata dentro gli edifici della propria sede; in sostanza l’ente potrebbe essere assimilato a «un istituto o luogo della cultura di appartenenza pubblica». L’Agenzia, anche sulla scorta di un parere del Mibact – (13299/ 2018) che considera gli istituti della cultura con personalità giuridica di diritto privato aventi, di fatto, «natura sostanzialmente pubblicistica» – ha reputato ammissibili le erogazioni liberali a favore dell’Accademia, a condizione comunque che siano indirizzate «al sostegno delle attività dell’istituzione riferite alla Biblioteca e al complesso monumentale del teatro Olimpico». Con questa decisione l’agenzia delle Entrate fa un deciso passo in avanti nell’estensione dell’Art bonus oltre i confini angusti del restauro dei beni pubblici.