Attività produttive, assessore Silvio Giovine: in progetto il ?FuoriFiera? e un programma per valorizzare il centro storico

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Vicenza vive di tante realtà diverse. E per restituire alla nostra città il riscontro che merita, a livello regionale quanto a livello nazionale, l’assessore alle attività produttive Silvio Giovine sembra avere le idee chiare. Sono già pronti infatti diversi progetti, presentati all’interno delle linee programmatiche della nuova amministrazione Rucco, che, spiega Giovine, comprendono una serie di deleghe tutte quante connesse tra loro. Tra i temi oggetto di lavoro dell’assessore, grande rilievo ha senza dubbio quello del turismo. “Con il turismo a Vicenza ci sono grandi opportunità” spiega Giovine, “Vicenza ha un’enorme potenzialità e merita di essere rilanciata, anche in ambito internazionale“.

La città del Palladio (ma, va sottolineato, non solo) va valorizzata e un modo per farlo può essere favorire i servizi di trasporto e predisporre dei punti informazioni adeguati. Giovine propone l’aggiunta di uno di questi anche in stazione e commenta: “Vicenza non deve più risultare schiacciata tra Verona e Venezia“. Sempre a favore del turismo cittadino, aggiunge Giovine, il tema dell’amore. “La storia di Romeo e Giulietta è ambientata a Verona, ma non si dimentichi che l’autore originale è stato il vicentino Luigi Da Porto“. Seguendo questa linea, è importante valorizzare le eccellenze cittadine in tutti i campi: “va benissimo Van Gogh, ma c’è anche tanto altro che merita di essere valorizzato“. Ancora, è importante favorire anche quello definito come turismo religioso. Il progetto “Monte Berico Sacro Monte” vuole infatti creare, in questa direzione, uno stretto legame tra il santuario, il centro storico, le proprie attività e i pellegrini. Ultimo punto legato al turismo, quello “open-air“: mancano infatti aree adeguate per la sosta prolungata di camper.
Un tema importante per l’assessore Giovine e, ovviamente, per il proprio sindaco e per Vicenza intera, è quello della Fiera. L’idea è quella di introdurre il “FuoriFiera“, sostanzialmente un modo per far vivere il centro storico in occasione di fiere importanti, come quella dell’oro, mettendo in contatto le realtà internazionali della fiera con le eccellenze del centro storico. “Si tratta ancora solo di un progetto, ma che verrà realizzato. Farò il possibile per portarlo in città già a settembre in occasione della fiera dell’oro“.
Sulle politiche del lavoro invece il motto è: aumentare la rete. Sono stati aggiunti a tale scopo alcuni bandi per aumentare l’offerta di lavoro in ambito cittadino, sfruttando le risorse che arrivano dall’Europa e dalla regione. Per la valorizzazione del centro storico invece verrà incrementata la scontistica sui plateatici, che in periodo invernale passerà dal 50 al 90%. Il progetto prioritario in questo campo però resta quello di riordinare a dovere il piano di sosta, per agevolare i parcheggi in centro: “mi piacerebbe che i dipendenti che lavorano qui non debbano investire parte del loro stipendio per il parcheggio dell’auto. Vorrei riuscire ad agevolare anche i prezzi in orario di pranzo” commenta Giovine. Sulla zona mercato nuovo invece l’intenzione è quella di intervenire sui bagni, che ora si trovano in condizioni ai limiti della decenza.
In breve dunque, questi sono i progetti prioritari per l’assessore alle attività produttive, che sembra avere l’intenzione di valorizzare Vicenza “dall’interno” facendo leva su tutta una serie di potenzialità ancora inespresse della città: “Vicenza deve tornare ad assumere il ruolo, a pieno titolo, di capoluogo di provincia“.

 

Di seguito la nota ufficiale del Comune di Vicenza

Attività produttive, le linee programmatiche dell’assessore Giovine per il mandato amministrativo 2018-2023: fuori-fiera in centro storico, plateatici tutto l’anno, più punti informazione e atelier aziendali, tra le principali idee “per restituire una dimensione internazionale alla città”

Da un tavolino di un esercizio pubblico che si affaccia su piazza dei Signori, il neo assessore alle attività produttive Silvio Giovine ha approfondito stamane le linee programmatiche del mandato amministrativo 2018-2023 che riguardano le deleghe a lui affidate dal sindaco Francesco Rucco: commercio e attività produttive, politiche del lavoro, agricoltura, turismo, valorizzazione del centro storico e coordinamento di eventi e manifestazioni.
“Sono tutte deleghe connesse fra loro – ha subito evidenziato Giovine -, condizione indispensabile se si intende raggiungere il risultato che ci siamo prefissi: far crescere Vicenza sotto tutti i punti di vista”.
Turismo
“Dobbiamo raccontare meglio le nostre eccellenze – ha dichiarato -. Benissimo le grandi mostre, ma guardiamo avanti e restituiamo a Vicenza una dimensione internazionale, rilanciando le nostre eccellenze artistiche e imprenditoriali. Il Veneto è conosciuto nel mondo per Venezia e il Palladio, ma pochi sanno che Vicenza è la città del grande architetto. Studiamo allora degli itinerari ben precisi”. Per questo l’assessore ha quindi già in programma per la prossima settimana appuntamenti sia con l’amministrazione di Venezia che con quella di Verona, per attivare delle convenzioni, in modo da “far capire alle persone che a 6 euro di treno, tra Venezia e Verona, c’è anche la città del Palladio”. Di qui allora anche il proposito di aprire un ufficio informazioni alla stazione ferroviaria, in uno degli spazi sfitti, “perchè sono insufficienti i due Iat a santa Corona e in piazza Matteotti, oltre al punto informazioni in Basilica, attivo solo in caso di eventi”.
L’assessore ha poi ripreso l’idea annunciata dal sindaco di aprire degli atelier aziendali per promuovere le eccellenze imprenditoriali, con mostre ad hoc, in Basilica Palladiana o in altri luoghi.
“E quanti – si è chiesto Giovine – sanno che Giulietta e Romeo sono usciti dalla penna dello scrittore vicentino Luigi Da Porto? Perchè allora non pensare a delle convenzioni ad esempio con le ville venete per chi decide di sposarsi in città e fare quindi anche di Vicenza la città dell’amore?”.
Oltre poi a questioni pratiche come la necessità di dotare la città di un’area attrezzata per i camperisti (“ci sono dei posti al park Bassano, ma mancano le colonnine dell’elettricità”) e di sottoscrivere accordi con la Fondazione studi universitari in considerazione degli ormai 4.500 studenti che vivono la città, tra le priorità del nuovo assessore c’è anche quella di intercettare il turismo sanitario e il turismo religioso.
“C’è chi viene a farsi curare a Vicenza per l’eccellenza dei nostri reparti e anche chi arriva all’ospedale per studiare – ha precisato Giovine -. Con i suoi 900 posti letto, del resto, il San Bortolo è il polo unico più importante del Veneto, dato che a Padova e a Verona i posti sono in realtà dislocati in più strutture. E poi non dimentichiamo che sono oltre due milioni i pellegrini che ogni anno si recano a Monte Berico: vanno quindi garantiti loro i servizi, a partire dall’accoglienza, come al Pellegrino, ma va pure pensato un progetto che metta in collegamento il santuario con la città, anche dal punto di vista dei trasporti. Perchè, in generale, l’obiettivo è superare il problema del turismo mordi e fuggi”.
Attività produttive
Fitta da subito l’agenda del nuovo assessore, con incontri quotidiani con le categorie e le associazioni. “Non vogliamo stare chiusi nei palazzi – ha rimarcato Giovine -. L’ascolto sarà infatti la cifra di questa amministrazione, perchè così emergono non solo le criticità, ma anche suggerimenti importanti”.
“La prima promessa mantenuta è quella di aver creato una delega ad hoc per il centro storico – ha sottolineato -. Del resto, più il centro è attrattivo, partecipato e coinvolto in eventi di un certo tipo, più diventerà sicuro”.
Ecco allora la suggestione del “fuori-fiera”, sempre nell’ottica di raccontare meglio Vicenza a chi arriva da fuori: “Ci siamo insediati da poco e l’idea era di partire l’anno prossimo, ma voglio fare subito un tentativo per il prossimo settembre – ha annunciato Giovine -: in occasione della fiera dell’oro, far vivere il centro storico, mettendo assieme orafi, commercianti e artigiani, in maniera organizzata, non estemporanea, per creare iniziative che attraggano in centro i visitatori della fiera”. Tra le idee dell’assessore ecco allora la valorizzazione dei prodotti tipici in ogni negozio del centro storico, tanto più che il 2018 è l’anno del cibo italiano, e il coinvolgimento degli studenti del conservatorio per concerti all’aperto.
E poi l’idea del plateatico tutto l’anno. “Vogliamo verificare con la ragioneria la fattibilità di abbassare la scontistica dal 50 al 90% per il periodo invernale, rispetto alla tariffa primaverile-estiva. E con il collega alla risorse economiche Matteo Tosetto stiamo ragionando su altre forme di agevolazioni per chi decide di aprire un’attività in centro storico. Mentre con il collega Claudio Cicero alle infrastrutture rivederemo il piano sosta, per incentivare la frequentazione del centro, ad esempio con convenzioni che invoglino i lavoratori a venire a pranzare in centro. Serve insomma un po’ più di dinamismo, per inventarsi qualcosa di nuovo”.
Quanto al mercato ortofrutticolo, la ricetta annunciata per rilanciarlo conta la reintroduzione della figura del direttore generale con un comitato di controllo e garanzia, l’affidamento pluriennale della gestione a partire dal prossimo bando (“perchè un bando annuale non dà garanzie di progettualità e prospettiva, e quindi non risulta nemmeno attrattivo per chi volesse partecipare”) e, subito, affrontare l’emergenza bagni (“per una questione di dignità nei confronti di chi ci lavora”).
Politiche del lavoro
L’obiettivo dichiarato è implementare la rete di Cercando il lavoro. “È un ottimo strumento del Comune – ha detto Giovine -. Già appena insediati abbiamo portato in giunta la partecipazione a due importanti bandi sia per lavori di pubblica utilità sia per lavori a impatto sociale, per sfruttare le risorse che arrivano dall’Europa e dalla Regione”.
Vicenza Comune capoluogo
“Oltre che una maggiore attitudine all’ascolto – ha infine dichiarato l’assessore -, in città serve più collegamento fra le istituzioni, tra Comune e Regione, ma anche con i Comuni limitrofi. Perchè Vicenza deve riassumere sempre più la funzione di Comune capoluogo vero e proprio, non solo come definizione”.