Foto immigrata in mare, Fracasso e Sbrollini nauseati da Ciambetti: “cinico, ha perso il cuore”

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La senatrice del Pd Daniela Sbrollini è sorpresa e sdegnata dalle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Veneto Roberto Ciambetti sul caso della ragazza salvata in mare: ?Con quale senso di umanità, con quale sensibilità umana si può arrivare a commentare in modo così cinico foto tanto drammatiche?? ?Quelle foto artistiche per creare compassione? ha sentenziato Ciambetti in tono polemico di fronte alle foto diffuse nel Rapporto Antimafia, dedicato tra l?altro alle organizzazioni criminali straniere in Italia ed al tema dei migranti preda del mare.

La Senatrice Sbrollini sottolinea come ?da quando è nata, la fotografia ha sempre raccontato in modo anche crudo i fatti. Volere nasconderli o sbeffeggiarli dimostra che Ciambetti vede sempre con occhio di parte. Di parte ed utilitaristico. L?attacco sistematico ?agli altri?, la strumentalizzazione diretta ed indiretta delle situazioni sono i metodi di una politica che cinicamente guarda ai risultati elettorali dimenticandosi che prima di tutti siamo esseri umani.
Io invece credo che di fronte alle sofferenze, alle violenze, alle sopraffazioni prima di tutto bisogna privilegiare il senso di umanità. Questo significa agire con maggiore forza e tenacia con chi è artefice colpevole di queste cattiverie e di tutti questi tragici business, ma significa anche mantenere viva la pietà umana. Chi rappresenta la Assemblea dei Veneti non può permettersi di fare diversamente.? 
“Il Presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti – scrive invece il consigliere regionale Pd Stefano Fracasso – ha dichiarato: ‘Chi si lascia sopraffare dall’emozione di immagini commoventi di rara capacità comunicativa, al tal punto da sembrare opera di veri maestri dell’arte fotografica chissà come e perchè presenti al momento giusto, non si rende conto di fare il gioco dei criminali’. Guai a provare compassione per i profughi che stanno affogando in mare. E guai a chi, fotografandoli, ci restituisce il loro volto umano suscitando quella compassione. Perchè basta una foto per farli uscire dal conteggio dei respinti e per farli entrare nel novero degli esseri umani in condizione di pericolo. Perchè fotografi e compassionevoli, nella logica di Ciambetti, si rendono complici degli scafisti, dei trafficanti di disperati.  Niente foto, solo numeri. Il cinismo imperante sospetta a tal punto dell’umanità da invocare la censura. Guai a chi sente anche un minimo moto d’animo e a chi, con una foto, potrebbe generarlo”.
“Non lasciarsi sopraffare dalle emozioni? No Ciambetti, non ci stiamo al gioco del cinismo. I criminali si combattono con le forze dell’ordine, non con allucinanti appelli alla dis-umanità. Dispiace – continua Fracasso – dover ricordare proprio al Presidente del Consiglio Regionale del Veneto, visto che dovrebbe ben conoscerlo, quanto è scritto nello statuto della nostra regione all’articolo 5: ‘la Regione, ispirandosi ai principi di civiltà cristiana e alle tradizioni di laicità e di libertà di scienza e pensiero, informa la propria azione ai principi di eguaglianza e di solidarietà nei confronti di ogni persona di qualunque provenienza, cultura e religione’. Se – conclude Fracasso – Ciambetti non intende interpretare questi principi ne tragga le dovute conseguenze”.