Pietro Zangrillo di Formia con “Gente di Mare” e Antonio Baldinetti di Melfi con “2021. La speranza oltre la paura” al tour letterario di Nancy Mastia

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Barca - foto di Pietro Zangrillo
Barca - foto di Pietro Zangrillo
Salerno è una bella città di mare, e nella giornata del 25 settembre ancora si è respirata un’aria estiva, anche per permettere a coloro che amano la cultura di immergersi nella lettura di un buon libro con Antonio Baldinetti di Melfi, la conduttrice televisiva Nancy Mastia e Pietro Zangrillo di Formia ad Ascolta il mio libro parlare. Infatti da questa città campana parte il tour ideato da Nancy Mastia nella sala interna della libreria Feltrinelli di Salerno in Corso Vittorio Emanuele 250.
Antonio Baldinetti, Nancy Mastia e Pietro Zangrillo ad Ascolta il mio libro parlare
Antonio Baldinetti, Nancy Mastia e Pietro Zangrillo ad Ascolta il mio libro parlare
Qui si sono confrontati due modi di essere, due modi di scrivere, due mondi diversi ma attenti all’altro, come hanno dimostrato ambedue. La conduttrice Mastia ha introdotto i due autori in modo importante, quasi austero, data anche la situazione di emergenza covid che non ha permesso l’affluenza di pubblico.
Questo tour è stato anche ideato in memoria di Antonio Mastia, fratello di Nancy prematuramente scomparso, con una giuria d’eccezione composta appunto dalla conduttrice, Stefano Jurgens, direttore artistico della trasmissione televisiva “Avanti un altro”, e Luca Bertoni, professore universitario della Sapienza di Roma, e Ivana Giuliani, la madre di Antonio e Nancy.
Gli autori invitati in questo primo confronto sono stati Antonio Baldinetti, da Melfi, e da Formia Pietro Zangrillo, redattore di Latina.biz e Blastingnews.
Il primo autore che ha parlato del suo libro “2021. La speranza oltre la paura“, ossia Antonio Baldinetti, che nasce come giornalista sportivo, ma che poi ha ampliato la sua veduta letteraria. Lui ha affermato che il libro è una parte di se, ovvero un figlio, e siccome è alla terza pubblicazione lo ha fatto che è venuto fuori per una doppia esigenza.
La prima esigenza si è sviluppata con una visione dall’alto, lui che è credente ed avendo avuto un lutto in famiglia e si è confrontato tutti i giorni con i dati che sono stati redatti con i bollettini che la Protezione Civile ha emanato per il covid ed è stato veramente difficile oggi pensare, ad un anno e mezzzo di distanza, a 4 milioni di contagiati in Italia con il bilancio pesante di 131mila morti.
Quando c’è stato il primo caso, essendo lui stato in contatto con un collega di Bergamo, e vedere ogni giorno contare i morti, con la dad nella scuola come una grande novità, l’utilizzo sempre maggiore della tecnologia, lo smart working, ed altro ancora, positivo per rimanere a casa ma forzatamente.
E quindi ha scritto per portare avanti questa missione per scrivere un libro che resti per i posteri, una sorta di diario per coloro che verranno. E’ un libro che è fatto per ricordare, sopèrattutto le persone che non ci sono più, per ricordare che quelle generazion i passate ci hanno messo la faccia per rendere le giovani generazioni libere, l’orgoglio di aver fatto l’unità nazionale in un secolo e mezzo, veder cantare le persone l’Inno d’Italia con la mano sul cuore.
Una generazione sparita, per cui è stato doveroso dare un loro ricordo, ma anche “ricordare per non dimenticare”, perché resterà nella storia. Alla domanda perché compare il libro di Antonio Baldinetti è per mantenere questa memoria storica per coloro che non ci sono più e sentirsi sempre più italiani per quello che abbiamo subito a livello psicologico, in particolare i bambini, e soprattutto ha sottolineato la mancanza di normalità come abbraccisrsi, baciare una persona ed è una normalità che si deve ritrovare.
Nel sottotitolo c’è l’anno di riferimeto anno 2021, ma anche questa frase: la speranza oltre l’amore, perchè la speranza è un atto di coraggio di chi ha paura e cerca di reagire perché bisogna ripartiore, forse amnche per migliorare i rapporti tra le persone. Alla fine il messaggio: essere migliori per migliorare il mondo.
L’intervento di Pietro Zangrillo è stato più breve ma non meno intenso, perché parlare di pèoesia non è mai facile, bisogna viverla, assaporarla, gustare ogni singola parola per dar vita ad un’emozione. Zangrillo ha salutato tutti i formiani che sicuramente sono stati contenti della sua presenza a Salerno.
Il libro “Gente di mare” ha la voce del mare, il mare calmo e piatto con una tavoila piena di luce. Ma il mare parla anche con la tempesta, cone le onde di mareggiata che distruggono le coste durante l’inverno. Il mare inteso al maschile che da la possibilità a coloro che ci vivono di ottemperare alle loro attività, come pescatori, naviganti, militari, ed ha fatto un particolare saluto al Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera per il continuo scambio di informazioni.
Ma il mare è inteso acnhe al femminile, perché il mare al suo interno va considerato come il ventre materno che difende tutti gli essere viventi che la vivono, che non parlano ma fanno sentire lo stesso la loro voce. E quindi se il mare potesse parlare, sicuramente maledirebbe gli uomini per alcune situazioni, come l’inquinamento o navi affondate cariche di veleni, oppure i barconi pieni di migranti che lasciano ola loro scia di morte e di dolore, una voce molto dolente che spesso nei suoi discorsi richiama il Santo Padre Papa Francesco.
Il libro parla delle meraviglie del mare ed ha anche lo scopo di beneficenza, perchè un euro è destinato ad Amatrice, e siccome il 4 dicembre ci sarà una presentazione di questo libro a Gaeta, si incrementerà la somma da poter portare poi ad Amatrice. Per cui il libro è nato per poter fare un opera benefica ma il 24 agosto del 2016, quando avvenne il catastrofico evento, sicuramente lì ha deciso di poterlo destinare per quella situazione ahce di ricostruzione.
La seconda domanda fatta dalla conduttrice Mastia, rivolta a Antonio Baldinetti mette in evidenza la figura di una bimba che ha vissuto il lockdown dei 57 giorni, gli arriva questa bimba che gli viene affidata, una mamma che gliela affida, è reale ed ha sette anni Azzurra, di origine lucana, simbolo della paura di questo virus terribile che ha crato non pochi problemi. Con Azzurra si è creata una storia di amore e di condivisione, ma è anche un romanzo per cui mette in evidenza una storia.
Per Pietro Zangrillo, alla domanda della copertina del libro, ha risposto ringraziando la pittrice formiana Palma Aceto che l’ha realzzata sull’input ideale dello stesso autore. L’idea di una barca che va verso l’orizzonte sotto lo sguardo vigile e severo della Torre di Mola, uno dei simboli della città di Formia. Per cui sono due libri che parlano con il cuore. Mentre la prossima tappa del tour letterario è prevista il 21 ottobre a Palermo presso la libreria Prospero, per poter acquistare i libri dei due autori, o ci si può rivolgere alla stessa Nancy contattandola sulla pagina Facebook, oppure scrivendo una email ai due autori che informeranno coloro che lo desiderano sui costi dei libri ed eventualmente, se spediti per posta, le spese di spedizione. Ovviamente i due autori sono disponibili per presentazioni organizzate da associazioni o enti similari come nel caso di Pietro Zangrillo che presenterà questo libro in occasione della festadi Santa Barbara al Club Nautico di Gaeta il 4 dicembre. Le due email di riferimento sono:
Antonio Baldinetti: antoniobaldinetti@libero.it
Pietro Zangrillo: pietro.zangrillo@libero.it
Ovviamente, andando sul video di presentazione sulla stessa pagina Facebook Nancy Mastia commentandolo, si può votare per l’uno e l’altro autore in questi mesi prima della premiazione finale prevista per il prossimo anno.