Spettacoli Classici, “Sirene–l’ultimo incanto” al Teatro Comunale di Vicenza

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Spettacoli Classici, “Sirene–l’ultimo incanto” al Teatro Comunale di Vicenza
Spettacoli Classici, “Sirene–l’ultimo incanto” al Teatro Comunale di Vicenza

Il 74° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza, Nemesi Ogni viso avrà diritto alle carezze – direzione artistica di Giancarlo Marinelli – prosegue, presentando dopo le grandi tragedie in scena all’Olimpico, un altro interessante titolo in prima nazionale. Si tratta di Sirene–l’ultimo incanto, un progetto LCZ (Laquidara/Carlesso/Zago), una produzione Theama Teatro, con Stefania Carlesso, Patrizia Laquidara e Anna Zago, in scena mercoledì 13, giovedì 14, venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 ottobre alle 21.00, sul palco della Sala Grande del Teatro Comunale di Vicenza.

Lo spettacolo, inserito nella sezione Off del Ciclo dei Classici, quindi pensato per palcoscenici fuori dal monumento palladiano, è una scrittura scenica guidata da voce e canto, o più precisamente Tre Voci per un Incanto, un Incantamento e un Incantesimo come recita il sottotitolo, un originale lavoro dedicato alle donne d’acqua del mito: dalla letteratura classica alla cultura folklorica, dalla tradizione del romanzo alla poesia novecentesca, le tre interpreti proveranno ad umanizzare queste leggendarie e misteriose creature che hanno ammaliato la fantasia di poeti e artisti di ogni tempo.

Le tre protagoniste, artiste con salde radici vicentine, saranno in scena accanto ad una vasca d’acqua, simbolo del famoso scoglio cantato nell’Odissea, lì ad attendere l’arrivo dell’ennesimo “Nessuno” alla ricerca, come scrive Dante, “di virtute e canoscenza”. Le tre figure sono pronte ad offrire la mela d’oro a chiunque decida di fermarsi per ascoltare il suono della piccola voce che è nascosta in fondo all’animo di ognuno, quella che lo stesso Ulisse cercava, ma che non riuscì pienamente a comprendere; nello spettacolo verrà rivelata, con cruda verità, da due donne del mito, Penelope e Nausicaa.

Il progetto nasce dalla volontà di indagare il tema della fascinazione e dell’incanto, magicamente associato alle sirene, figure mitologiche un po’ umane e un po’ animali, e per questo in grado di evocare il desiderio in tutte le sue forme. L’idea prende forma nell’incontro di Anna Zago, attrice e regista, con Patrizia Laquidara, cantante e autrice, e Stefania Carlesso, attrice; le due artiste stavano infatti portando avanti autonomamente percorsi di ricerca su questo tema: Laquidara con il suo album Il canto dell’Anguana (vincitrice della Targa Tenco nel 2011), Carlesso con suo il lavoro su Penelope e la messa in scena di un adattamento dall’Ulisse di Joyce.

Sirene-l’ultimo incanto è frutto dunque di una ricerca a più livelli e a più mani, che fonde drammaturgia teatrale e drammaturgia musicale, un lavoro in grado di ricreare un paesaggio sonoro, grazie al sound design curato da Patrizia Laquidara, in cui il canto nudo si mescola a voci rielaborate e a campionamenti, un tessuto acustico in cui si alternano suoni ora stranianti, ora trasparenti e leggeri, a tratti arcaici e giocosi, in un intreccio continuo e risonante con le voci delle tre protagoniste. La voce delle sirene rappresenta per le tre interpreti quello che Ulisse non ha saputo o voluto ascoltare, ovvero sempre due voci di donna: la più giovane e la più vecchia, la fanciulla e la sposa, l’amore non consumato e l’amore aspettato.

“Non c’è attualità nelle sirene c’è piuttosto universalità, perché hanno un nome antico ma in realtà mutano continuamente. Gli uomini, oggi come allora, sono di fronte allo scoglio bianco, spinti dalla paura e dal desiderio di sapere chi sono, di abbandonarsi, ancora una volta, ad un ultimo incanto” come spiega Anna Zago nelle note di regia.

E così, lo spettatore può immergersi nella seduzione magica, attratto da suoni e sensazioni; e le sirene, quelle del mito e quelle della scena, tornano ad incantare l’uomo dei nostri giorni attraverso la parola e il canto, il sussurro e il ricordo, il sollievo e la paura.

Sirene-l’ultimo incanto, un progetto LCZ (Laquidara/Carlesso/Zago), in scena dal 13 al 17 ottobre al Teatro Comunale di Vicenza, è uno spettacolo per 50 spettatori; testo e regia sono di Anna Zago, la consulenza drammaturgica e registica è di Piergiorgio Piccoli, la drammaturgia sonora e il sound design sono firmate da Patrizia Laquidara; luci di Enrico Berardi, scene di Franco Sinico, costumi di Anna Zerbaro e Mariaclara Zanin, una produzione Theama Teatro.

La 74esima edizione del Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico è promossa dal Comune di Vicenza, Assessorato alla Cultura, con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e l’Accademia Olimpica; è realizzata con il sostegno della Regione del Veneto, Gruppo AGSM-AIM SpA e Banca delle Terre Venete Credito Cooperativo; si avvale delle collaborazioni di Biblioteca civica Bertoliana, Arteven Circuito Regionale Multidisciplinare, Teatro Nazionale della Toscana “Porta d’Europa”.

I biglietti per gli spettacoli al Teatro Olimpico sono in vendita  sul sito www.classiciolimpicovicenza.it.

Per assistere agli spettacoli sarà necessario esibire il green pass.

Sede degli spettacoli

Teatro Olimpico e Giardino del Teatro

Stradella del Teatro Olimpico, 8 – Vicenza

Sezione Off:

Teatro Comunale Città di Vicenza

Viale Mazzini, 39

Programma completo, informazioni sugli spettacoli e prevendita biglietti

www.classiciolimpicovicenza.it

I prezzi dei biglietti degli spettacoli sono 25,00 euro (intero); 20,00 euro (over 65); 15,00 euro (under 30); per Ester del 16 e 17 ottobre i biglietti costano 15,00 euro (intero); 12,00 euro (over 65); 10,00 euro (under 30). Per Sirene, inserito nella sezione Off, è previsto un biglietto unico a 15,00 euro.