I primi contatti ufficiali tra Occidente e Talebani: ne riferisce The Vision

285
I Talebani controllano l'Afghanistan ma hanno bisogno di aiuti
I Talebani controllano l'Afghanistan ma hanno bisogno di aiuti

(Fonte The Vision) Dopo due mesi dalla caduta di Kabul e la presa del potere dei Talebani in Afghanistan, il nuovo regime è sempre più attivo nel cercare l’appoggio e il riconoscimento internazionale. Negli ultimi giorni il ministro degli Esteri talebano Amir Khan Muttaqi è stato particolarmente attivo a Doha, negli Emirati Arabi Uniti, dove ha incontrato delegazioni degli Stati Uniti e dell’Unione europea. Si tratta dei primi incontri ufficiali dal ritiro delle truppe occidentali dall’Afghanistan.

In particolare Muttaqi ha ribadito agli Stati Uniti la richiesta di sbloccare nove miliardi di dollari di fondi che la Banca centrale afghana possedeva all’estero, congelati dalla caduta del governo del Presidente Ashraf Ghani il 15 agosto scorso. Tra le condizioni poste dagli Stati Uniti c’è la garanzia del diritto allo studio delle bambine e ragazze afghane, che ora non possono più proseguire gli studi superiori e accedere a diverse università del Paese. Muttaqi continua a glissare sull’argomento, accusando la comunità internazionale di chiedere al suo governo risultati che il precedente esecutivo non ha saputo raggiungere in 20 anni. Un altro punto su cui Muttaqi continua a insistere è la necessità di collaborare con il nuovo regime per contenere l’espansione nel Paese dell’Isis-K, la divisione afghana dell’Isis. “La comunità internazionale deve iniziare a collaborare con noi. In questo modo saremo in grado di fermare l’insicurezza nel Paese e aprirci con successo al resto del mondo”, ha detto Muttaqi. Nette invece le parole del Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, per cui i Talebani hanno infranto ogni promessa di garantire i diritti di donne e ragazze e per questo non c’è nessuna possibilità di far riprendere l’economia afghana fino a quando alle donne sarà impedito di tornare al lavoro.