Le dichiarazioni di Matteo Tosetto (o, meglio, le relative interpretazioni) sul bilancio partecipativo a Vicenza sono al centro della nota che pubblichiamo a firma del gruppo consiliare del Pd di Vicenza*. ?Leggiamo con preoccupazione che in un?intervista, rilasciata in data 11/07/2018 al Giornale di Vicenza (cosa non vera nella premessa perché è stata rilasciata a tutta la stampa, tra l’altro dopo una nostra specifica domanda sul tema, come risulta da questo articolo del giorno dell’intervista, ndr), il vicesindaco Matteo Tosetto annuncia l?intenzione di eliminare lo strumento del bilancio partecipativo. Con la stessa preoccupazione leggiamo le dichiarazioni odierne. Confermano la grande confusione della maggioranza?.Il Bilancio Partecipativo è uno strumento che affida direttamente ai cittadini la possibilità di decidere come destinare una parte delle risorse del bilancio in conto capitale. Esso è destinato ad opere pubbliche, attraverso un percorso partecipato, mediante il quale i cittadini singoli, i gruppi, le associazioni, le aziende possono proporre idee progettuali da tradurre in progetti concreti per i quartieri?.
Noi intendiamo difendere lo strumento nato qualche anno fa anche a Vicenza e che ha avuto grande successo. Attraverso un?interrogazione chiediamo quali siano gli indirizzi dell?amministrazione in tema di decentramento amministrativo e di partecipazione. Il Bilancio partecipativo del 2018 ha visto numeri importanti, con oltre 21 progetti presentati e 7500 cittadini votanti.
Rilanciamo l?idea già espressa in campagna elettorale: portare il finanziamento del bilancio partecipativo da 400.000? ad 1.000.000?. Questo perché, in un periodo difficile per le finanze degli enti locali, sarebbe stata una dimostrazione di coinvolgimento vero dei cittadini nelle scelte su cosa investire le risorse comunali senza calare le scelte sempre dall?alto.
Tosetto annuncia la volontà di dar vita ai ?Consigli di Quartiere? ripartendo dal modello delle circoscrizioni, ma appare un?idea fumosa ed indefinita più di ?comunicazione? che di partecipazione Non chiarisce quali siano le attribuzioni di questi, quali le competenze e come verranno regolamentati. Ciò che è certo è che il primo passo sembra solo quello di escludere la cittadinanza dalle scelte di gestione di una quota del Bilancio. L?ennesima uscita confusa.
Facciamo una promessa ai cittadini, alle associazioni e ai comitati che hanno partecipato al Bilancio partecipativo: ?Ci impegniamo, come opposizione, con ogni strumento possibile perché l?amministrazione Rucco non elimini nessuno strumento di democrazia diretta e chiederemo la garanzia che i progetti che hanno ricevuto l?approvazione vengano realizzati nei tempi tecnici previsti e da rispettare. Pronti, se del caso, anche ad andare anche a chiedere direttamente ai cittadini come la pensano attraverso un referendum.?
Gruppo PD
Otello Dalla Rosa, Cristina Balbi, Alessandra Marobin, Alessandro Marchetti, Giovanni Rolando, Isabella Sala, Cristiano Spiller