Quasi cinque ore di audizione, un record, di cui poco più di un’ora pubblica e il resto secretata, per sentire, in Commissione parlamentare d’inchiesta presieduta del deputato vicentino di Forza Italia Pierantonio Zanettin sulla morte di David Rossi, il capo della comunicazione della banca Monte dei Paschi di Siena morto nel 2013 dopo una caduta dalla finestra del suo ufficio, archiviata come suicidio nelle indagini iniziali, i giornalisti Mediaset de Le Iene Occhipinti e Monteleone. Un’audizione, ripetiamo, per la maggior parte secretata, che, come ci spiega Zanettin “ha fornito moltissimi spunti investigativi che approfondiremo nelle prossime settimane, loro hanno sentito tantissime persone, addetti a lavori o comuni cittadini. La settimana prossima verrà sentito in audizione Piccini, ex sindaco di Siena, e poi l’avvocato Pittelli a novembre”.
Nella parte pubblica dell’audizione di Occhipinti e Monteleone si è parlato della visita a Lorenza Pieraccini, allora segretaria dell’ad Fabrizio Viola che aveva detto agli inviati de Le Iene “di non essere mai stata cercata da nessuno”, della scoperta di un microfono nascosto da parte dell’ex sindaco di Siena Piccini, che nel servizio andato in onda si chiedeva se ai festini fossero presenti anche magistrati. È emerso anche che “fino al giugno 2013 non venivano registrati gli accessi” a MPS. I giornalisti hanno anche detto di essere stati denunciati da giudici e magistrati che si sono sentiti diffamati. Denunce che hanno portato a “già due proroghe delle indagini preliminari. Quello che posso dire è che non c’è stato comunicato né il rinvio a giudizio, né è arrivata l’archiviazione”. Secondo Occhipinti un collega di Rossi gli aveva detto di aver parlato con lui due giorni prima della morte e lo aveva trovato “sul pezzo”.
