Confartigianato Trasporti ritiene ingiusta e discriminatoria l’interpretazione congiunta fornita solo nella giornata di ieri dai Ministeri delle Infrastrutture e della Salute, con cui si precisa che gli autotrasportatori provenienti dall’estero possono liberamente circolare senza green pass, a condizione che le operazioni di carico/scarico siano effettuate da altro personale.
Per la categoria è inaccettabile che il Governo preveda un regime alternativo sulla normativa del green pass ad unico vantaggio delle imprese estere.
“Smentiamo con forza –afferma Michele Varotto Presidente di Confartigianato Trasporti del Veneto- quanto afferma la nota dei Ministeri in merito alla condivisione di tale decisione a seguito delle interlocuzioni con le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali, respingendo totalmente al mittente ogni tentativo di strumentalizzazione sul tema Green Pass per il quale tanto ci siamo adoperati. Avevamo richiesto a gran voce soltanto chiarezza applicativa per la peculiare attività lavorativa dei trasportatori e medesima applicazione delle regole a tutti gli operatori senza alcuna distinzione basata sulla nazionalità. Al contrario, con tale palese discriminazione per gli autotrasportatori italiani, il Governo favorisce la concorrenza sleale attraverso il dumping sociale degli esteri indebolendo le misure di tutela della salute pubblica in materia anticovid. Nessuna logica sanitaria quindi alla base della scelta del Governo e un incredibile auto-dumping nei confronti dei propri operatori nazionali. Ad essere penalizzate -sottolinea Varotto– sono soprattutto le imprese conto terzi artigiane del nord est (5.708 quelle artigiane in Veneto e 13.059 i loro addetti) che hanno una concorrenza spietata ed agguerrita ai confini con l’Est Europa”.
“È vergognoso –prosegue– che tutto ciò sia avvenuto il giorno prima dell’entrata in vigore dell’obbligo di green pass anche nei luoghi di lavoro privato, contribuendo così ad aumentare incertezze, preoccupazione e difficoltà tra imprese ed operatori. I trasportatori di Confartigianato Imprese del Veneto chiedono fermamente che venga rivista la nota ministeriale e che siano garantite, anche per le imprese estere, le medesime condizioni applicate”.