Festa dell’AGeSC: sottolineata la sensibilità della regione Veneto per la parità tra le scelte educative e per il lavoro delle scuole cattoliche

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Nella foto a sinistra Silvio Corso (presidente regionale dell’AGeSC) e a destra don Domenico Consolini (delegato dalla Conferenza Episcopale del Triveneto per i rapporti con le scuole cattoliche).
Nella foto a sinistra Silvio Corso (presidente regionale dell’AGeSC) e a destra don Domenico Consolini (delegato dalla Conferenza Episcopale del Triveneto per i rapporti con le scuole cattoliche).

Ieri, 16 ottobre, a Villa Contarini, a Piazzola sul Brenta, con il patrocinio della Regione del Veneto, si è tenuta la cerimonia di premiazione del Primo Concorso AGeSC, l’Associazione dei Genitori delle Scuole Cattoliche. Un incontro sul tema della speranza, immaginato durante questo difficile periodo della pandemia, che tanto ha provato i ragazzi e i docenti.

E’ stata una sorta di festa, di ritrovo tra le scuole di tutto il Veneto: erano presenti don Domenico Consolini, delegato dalla Conferenza Episcopale del Triveneto per i rapporti con le scuole cattoliche, e Silvio Corso, presidente regionale dell’AGeSC. Quest’ultimo ha ringraziato molto la Regione Veneto per i rapporti in essere: con l’Assessorato e con le Direzioni, richiamando una collaborazione, sentita e non formale, nella condivisione delle problematiche delle scuole cattoliche dentro il sistema educativo del Veneto.

“La nostra – dichiara l’Assessore regionale all’Istruzione e Formazione, presente all’incontro con il dottor Massimo Marzano Bernardi, direttore della Formazione-Istruzione – è una delle Regioni che garantisce – attraverso la legge per il buono scuola – un aiuto alle famiglie che decidono di scegliere le scuole cattoliche e per dare piena attuazione alla parità delle scelte educative”.

“La legge numero 8, approvata nel 2017 – aggiunge l’Assessore – dà il senso, insieme alla legge sul buono scuola (approvata nel 2010 e che la Regione Veneto, nonostante le difficoltà di bilancio e grazie anche alla sensibilità dell’assessore competente), di un impegno per tutte le espressioni educative della nostra Regione, con particolare riferimento alla cultura cattolica, che ha ispirato tanta bellezza nei progetti educativi e che oggi, anche all’indomani di questa pandemia, spesso offre una risposta completa alle paure e alle preoccupazioni delle famiglie, all’isolamento dei ragazzi”.