Ha trovato definitiva costituzione il Fondo Impresa Donna, volto ad incentivare e supportare l’impresa femminile con obiettivo di un aumento del 4% della rappresentanza entro il 2026. I 40 milioni oggi stanziati, da aggiungere ai prossimi 400 milioni del PNRR, dovranno servire a sostenere, a fondo perduto e con finanziamenti agevolati, sia le nuove attività che la realizzazione di progetti innovativi – afferma nel comunicato che pubblichiamo Walter Mauriello, presidente Nazionale di Meritocrazia Italia (qui le altre note su ViPiù.it dell’associazione, ndr) -.
Perché l’opportunità del fondo non vada sprecata, è essenziale l’impegno sinergico di associazioni di categoria, Camere di Commercio e Istituzioni competenti, nella composizione di adeguati meccanismi di informazione e sostegno concreto.
A tal fine, senza pretesa di esaustività e nella consapevolezza che nessuna iniziativa possa generare effetti se disgiunta da un impianto valoriale e culturale rinnovato e volto a sradicare stereotipi anacronistici, Meritocrazia Italia riporta l’attenzione sulla necessità di
– strutturare hub formativi e di progettazione di idee per le future imprenditrici, di corsi e di sportelli a loro esclusivamente dedicati al fine di creare quella rete di conoscenza fattiva che possa veramente favorire le ‘imprese in rosa’;
– a sostegno della maternità, favorire la nascita di campus pubblici per consentire ai bambini di svolgere in ambienti protetti e aggreganti, attività extra scolastiche nelle ore pomeridiane (attività sportive, laboratori creativi, corsi di lingua) anche attraverso convenzioni con strutture sportive, usufruendo dei servizi di trasporto allo scopo istituiti;
– in linea, agevolare la diffusione di asili nido aziendali e interaziendali, con orari di frequenza flessibili per andare incontro alle diverse esigenze;
– promuovere nel territorio, un modello, regolamentato, riconosciuto e tutelato di welfare sociale, di cittadinanza attiva, di mutuo aiuto, sul modello della ‘Banca del tempo’, un ‘istituto di credito sociale che, in caso di bisogno o di emergenza, garantisca supporto fidato senza impiego di risorse finanziarie;
– promuovere la conoscenza e l’accesso agli incubatori di start up al fine di guidare le future imprenditrici, anche grazie alla collaborazione con gli eurosportelli e le camere di Commercio ed i Comitati delle pari opportunità interprofessionali e provinciali, al fine di agevolare le future imprenditrici non solo nella comprensione dello strumento, ma altresì nella conoscenza di altre figure professionali e/o imprenditoriali, che possano aumentare gli scambi interpersonali e la condivisione di idee e risorse;
– per scardinare inadeguati retaggi culturali, promuovere l’uguaglianza di genere sin dall’inizio del percorso scolastico, attraverso i) percorsi formativi gratuiti, fruibili anche a distanza, strutturati attraverso format eguali in tutta Italia, ma al contempo declinati alle diverse realtà e destinazioni di fruizione, destinati alle future imprenditrici e ad esse esclusivamente aperti, organizzate in uno tra Camere di Commercio, Associazioni di categoria ed Ordini Professionali competenti; e ii) hub periodici di formazione tecnica, linguistica ed informatica, che agevolino l’accesso a certificazioni linguistiche ed informatiche ed alla cultura del transnazionale.
Il Presidente Nazionale
Walter Mauriello