Incomincio da quella che riporta i dati complessivi, visibile all’interno del Palazzo Ducale di Venezia; sta scritto che i voti favorevoli furono 641.758, quelli contrari appena 69, i voti nulli 273, vuol dire che il 99,99 % votò a favore.
Passiamo a quella esposta a Palazzo Moroni, sede del Comune di Padova, dove si può leggere 15280 “tutti pel si”, che bravi i padovani !
In quella esposta nel Palazzo dei Trecento a Treviso, si legge che i voti affermativi furono 84526, quelli negativi 2, nulli 11; a Bassano del Grappa altro trionfo 3508 pel si, zero per no e 14 nulli.
Allora, lascio da parte tutte le considerazioni di carattere storico, culturale, economico, sociale e faccio solo considerazioni di carattere statistico: è possibile che su quasi 650.000 votanti ci sia una percentuale del 99,99 % ? Gli studiosi lo escludono categoricamente, perché c’è il cosiddetto voto di sbaglio, perché qualche bastian contrario c’è sempre eccetera … è matematicamente impossibile che una massa così importante di votanti si arrivi al 99,99 % di voti in un senso oppure nell’altro …Eppure gli storici del regime si guardano bene dal contestare simili dati.
E ancora, sono credibili i dati che appaiono a Padova, a Treviso, a Bassano del Grappa? Non è credibile che a Padova non ci sia stato un voto contrario, non è credibile che a Bassano sia successo la stessa cosa e che nell’intera provincia di Treviso ci siano stati appena due voti contrari.
E se non sono dati credibili, sono dati falsati; ma queste cose bisogna dirle, perché altrimenti si diventa complici di falsari; invece su tutta la questione del plebiscito-truffa di annessione del Veneto all’Italia c’è un atteggiamento omertoso che dura da oltre centocinquant’anni.
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“1866: la grande truffa. Il plebiscito di annessione del Veneto all’Italia”
nella foto i dati del plebiscito a Bassano del Grappa come sono riportati nella colonna di piazza della Libertà