I consiglieri di minoranza di Vicenza: nessuna cessione né concessione, riproporremo le nostre idee per la città

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64 proposte di Ordini del Giorno presentate (18 accolte, 16 sospese, 34 bocciate) per ovviare alle tante carenze e incongruenze riscontrate nel documento di programmazione presentato dal sindaco Francesco Rucco.

“Abbiamo espresso convintamente – scrivono nella nota che pubblichiamo premesse i consiglieri dei gruppi Coalizione civica, Da adesso in poi, Partito Democratico, Quartieri al Centro, Vinova – il nostro voto contrario alle linee programmatiche dell’amministrazione per il governo della città dei prossimi cinque anni, che riteniamo deludenti e insufficienti: da un lato troppo vaghe, dall’altro riferite a piccole cose di ordinaria amministrazione, senza una idea innovativa e convincente di città”.


“Una visione di città degli anni 90′ – prosegue l’opposizione – che non tiene conto di come gli spazi urbani e la società stanno cambiando e richiedono strumenti di pianificazione integrata tra ambiente, territorio, mobilità e sociale e soprattutto tra Vicenza e i comuni contermini.
Abbiamo presentato una serie di ordini del giorno per compensare, almeno in parte, i buchi, le assenze, le insufficienze del programma su cui il Sindaco Rucco si impegna con i cittadini per i prossimi anni. Fra le proposte presentate ne hanno accolte alcune, bocciate molte di buon senso, altre addirittura necessarie. Vogliamo denunciare queste mancanze e affermare il fatto che presenteremo nuovamente le nostre idee, in modi e tempi diversi, senza mai recedere, senza mai mollare. Ce lo chiedono il nostro ruolo, la quasi metà di città che non si è riconosciuta in questa amministrazione votando la nostra proposta politica e amministrativa, le nostre convinzioni. Questo vogliamo essere come opposizione. Non “contro ma “per” la nostra città”.
Con queste premesse i consiglieri dei gruppi Coalizione civica, Da adesso in poi, Partito Democratico, Quartieri al Centro, Vinova, votando in modo contrario al documento programmatico nel Consiglio del 24 luglio si sono dichiarati all’opposizione e hanno denunciato all’opinione pubblica comportamenti che giudicano gravi mancanze istituzionali.
Otello Dalla Rosa per il Partito Democratico, Ciro Asproso di Coalizione Civica, Raffaele Colombara di Quartieri al Centro, Giovanni Selmo di Adesso in Poi, Ennio Tosetto lista Vinova hanno sintetizzato gli ordini del giorno approvati e quelli invece bocciati senza se e senza ma dall’amministrazione.
64 gli ordini del giorno presentati su temi che spaziano dall’ambiente, alla mobilità. alle politiche sociali, alla cultura, alla sicurezza, alle politiche giovanili e a quelle di genere. “Il regolamento del consiglio prevede un articolo con una “tagliola” che consente di ridurre gli ordini del giorno quando ci sia un numero definito ?cospicuo’ di documenti da sottoporre al consiglio. Per questo motivo siamo stati costretti a ridurre il numero degli ordini del giorno, ritirando con sospensione alcune proposte, vedendone bocciate molte. Siamo però decisi a riprendere le nostre idee, con mozioni, interrogazioni, proposte di delibera consiliare. Ci sono vari ordini del giorno su cui non aveva senso il “no” deciso dell’amministrazione, sui minori come sulla riporgettazione di Campo Marzo o sul contrasto alla prostituzione, o sulla necessità di portare avanti politiche e richieste per gli anziani per non gravare su famiglie e comuni. Queste prove muscolari della nuova amministrazione crediamo siano prove di scarsa sensibilità e attenzione nei confronti di molti cittadini, in particolare di quelli più fragili. Davvero un inizio deludente per chi intenda guardare i cittadini negli occhi e mettersi a parole al loro servizio”.
Il documento, affermano le minoranze, brilla per assenze: mancano concetti e termini fondamentali come politica socio-sanitaria, pace, diritti civili, salute; non si dice una parola sul carcere, poco e male su ambiente, partecipazione, politiche giovanili, università, innovazione…e l’elenco potrebbe continuare.
E’ un piano “vecchio – concludono le forze di opposizione – hanno ammesso di volare basso per scelta perché è sempre meglio alzarsi che promettere e poi rivedere al ribasso i programmi. Ma è chiaro a tutti che le sfide dei prossimi anni comportano non solo la soluzione doverosa di piccoli e importanti problemi quotidiani, dalla buca alla risposta in tempi rapidi, ma anche la capacità di essere una città inserita in circuiti importanti, di economia, turismo, di politiche innovative sull’ambiente… Di questa visione, di questa prospettiva futura non abbiamo letto nulla. Non vorremmo che volando basso si rischiasse di finire il carburante e la fiducia dei cittadini prima di avere preso il volo. Ci spieghino ad esempio perché la Lega ha votato contro il bilancio di genere. Davvero molti voti senza senso compiuto, una sfilza di “no” pregiudiziali, a nostro parere poco lungimiranti, in effetti coerenti col volare molto molto basso”.