“Ha ragione il procuratore di Treviso Massimo De Bortoli: la prescrizione è una sconfitta per lo Stato, soprattutto quando era ampiamente prevedibile. Senza risorse e personale è impossibile garantire giustizia ai cittadini. La politica ascolti le sue parole e si mobiliti per sbloccare una situazione inaccettabile. A partire da Zaia, che su questo tema si è speso ben poco”. È quanto affermano in un comunicato Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico e presidente della commissione Legalità a palazzo Ferro Fini e la vicepresidente dell’assemblea legislativa Francesca Zottis, a proposito della prescrizione del reato di aggiotaggio nel processo che riguarda Vincenzo Consoli, ex numero uno di Veneto Banca.
“È un fatto vergognoso – afferma Zanoni- Non è la prima volta che De Bortoli lancia questo allarme, finora rimasto inascoltato. Avevamo parlato anche a inizio anno: la situazione era critica e così è rimasta. Da oltre un mese il Csm ha nominato il nuovo procuratore capo, Marco Martani, che però non ha ancora preso servizio: una delibera attesa da mesi e salutata con favore dallo stesso De Bortoli così da potersi dedicare completamente al processo di Veneto Banca. Ma non è stato sufficiente”. “Il caso di Treviso non è però isolato: il procuratore Antimafia Cherchi, audito a giugno in commissione Legalità, aveva sottolineato come il numero di magistrati non fosse proporzionato al peso economico e alla realtà imprenditoriale del Veneto”, prosegue il presidente della commissione Legalità, commentando le parole del pm e procuratore reggente da quasi un anno nel tribunale della Marca.
“Ci appelliamo a tutti i deputati veneti affinché si interessino della questione e soprattutto a Zaia che, da presidente di Regione, dovrebbe farsene carico, chiedendo maggiori fondi per la giustizia così da garantire organici adeguati alla magistratura- sollecitano Zanoni e Zottis – Le battaglie utili ai cittadini non sono solo quelle per i riconoscimenti Unesco contro il Prosek croato. Si sono trovati 6 miliardi per il Mose, si spenderanno 12 miliardi per la Pedemontana Veneta, si vogliono spendere 80 milioni per la pista da bob, ma non si trovano quei pochi fondi utili per far funzionare la giustizia in Veneto. Basta con i regali a chi viola e calpesta le regole, a chi commette reati!”.