“Quali sono le ragioni della chiusura improvvisa del reparto di Psichiatria dell’ospedale di Montecchio e del trasferimento al San Bortolo? E, soprattutto, sarà realmente una scelta temporanea?”. A chiederlo è Giacomo Possamai, capogruppo del Partito Democratico Veneto dopo l’annuncio dell’Ulss 8 riguardante la chiusura da martedì prossimo, 2 novembre.
“È un problema che si aggiunge a problema, visto che sulla salute mentale il Veneto già spende poco: lo standard nazionale prevede uno stanziamento del 5% del Fondo sanitario regionale. In Veneto siamo fermi alla metà, peggio in Italia fa soltanto la Basilicata; inoltre con il Pssr sono state soppresse ben nove Uoc di Psichiatria. Quello di Montecchio è naturalmente un tema diverso, nel senso che non riguarda la spesa, ma nella nostra Regione sulla Psichiatria si investe troppo poco, per scelte che partono da lontano”, sottolinea Possamai, sollecitando chiarezza per il presente e il futuro, quando saranno completati i lavori del nuovo ospedale. “Sappiamo tutti che per legge un reparto come quello deve essere in una struttura ad hoc, che abbia la Terapia intensiva e un Pronto soccorso e su questo siamo d’accordo. Perché, però, visto che la situazione era nota da anni, è stato fatto così all’improvviso, come fosse la cosa più urgente del mondo? Chi abita a Recoaro o a Valdagno per un ricovero dovrà percorrere fino a 50 chilometri, quindi è necessario chiarire che il trasferimento sarà temporaneo” prosegue il capogruppo dem.
“Chiediamo all’Ulss – insiste – se questa urgenza dipende anche dalla carenza di personale, problema aggravato dalla sospensione di sanitari no vax. Noi siamo stati a fianco dell’Ulss 8 nella linea della fermezza, che sul tema ha sempre meritoriamente tenuto la barra dritta. Ma vorremmo sapere se è questo il vero motivo o se ce ne sono altri, perché altrimenti è difficile capire un’operazione fatta con questi tempi e modi”.
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