Proroga emergenza covid, Aduc: capirla e gestirla

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Stato di emergenza covid
Stato di emergenza covid

Sembra proprio che lo stato di emergenza covid, rispetto alla scadenza del prossimo 31 dicembre, verrà prorogato di almeno sei mesi (1). Vista la situazione pandemica e l’impossibilità di raggiungere al momento l’immunità di gregge – scrive nella nota che pubblichiamo l’duc Tutela del Risparmio (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr), e se non vogliamo tornare a metodi di prevenzione come i lockdown trascorsi, non vediamo alternative ad una più accurata gestione di come si è proceduto fino ad oggi.

Capire l’emergenza
L’esempio di Singapore. La città-stato (5,7 milioni di abitanti) ha una delle maggiori percentuali di vaccinati (83), ma gli infettati, dalle poche unità dei mesi scorsi, sono passati a punte di oltre 5000 a fine ottobre. Conseguenza dovuta al cambio di strategia: da provvedimenti duri (restrizioni all’ingresso aereo, quarantene forzate, tracciamento dei contatti, ecc.) per comparse virali anche minime (modello Cina – per quanto se ne sappia – o Nuova Zelanda) a convivenza con la malattia. Decisione senza la quale le ricadute sull’economia avrebbero portato anche conseguenze peggiori del covid. La maggior parte dei ricoverati in terapia intensiva sono nel 17% di non vaccinati, ragion per cui la scelta del male minore, rimandando l’estirpazione del virus (per quanto possibile e credibile fosse), va di pari passo col cercare di far calare questo 17% (2).

Gestire l’emergenza
I dati attuali mostrano che la maggior parte dei ricoverati in terapia intensiva sono non vaccinati. Quindi si dovrà prolungare la validità del Green Pass e accelerare su terze dosi e calo di non vaccinati.
Lo smart working ha i suoi vantaggi, ma manca una regolamentazione strutturale. Venendo meno la pandemia si sono fatte strada soluzioni individuali con anche minori garanzie, col rischio di farlo diventare più un problema che metodo di prevenzione.

Un anno fa tornavano i lockdown forzati: non dimentichiamolo.

NOTE
1 – e ci vorrà una decisione del Parlamento. Introdotto il 31 gennaio 2020 può ora essere prorogato dal Governo solo fino al 31 gennaio 2022.
2 – qui un ampio reportage in merito: