“Neri Pozza: un inedito e altre cose che non sappiamo” con Fondazione di Storia, Accademia Olimpica e Biblioteca Bertoliana di Vicenza

Dopo la pausa a causa della pandemia, sabato 6 novembre, nella ricorrenza della scomparsa, torna l’appuntamento quest’anno dedicato ad un racconto inedito e ad un ritratto intimo di famiglia.

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Neri Pozza, un ritratto
Neri Pozza, un ritratto

È un appuntamento immancabile quello di sabato 6 novembre per gli amanti di Neri Pozza e dei suoi scritti, perché verranno svelati dei carteggi e un racconto inedito. Non solo, alcuni famigliari parleranno del loro rapporto personale e più intimo con lo scrittore. La Fondazione di Storia, l’Accademia Olimpica, la Biblioteca Bertoliana e Il Giornale di Vicenza – Società Athesis, hanno deciso infatti, dopo la sosta dello scorso anno dovuta alla pandemia, di proporre nuovamente questo incontro varato nel 2018, in occasione del 30° dalla sua scomparsa.

Saranno i presidenti delle tre prestigiose istituzioni culturali, Paolo Scaroni per la Fondazione, Gaetano Thiene per l’Accademia e Chiara Visentin per la Bertoliana (che sostengono il progetto Vicenza Capitale italiana della cultura 2024 in cui anche questo appuntamento è inserito), a dare il saluto di benvenuto, alle ore 11.00, nella sede della Fondazione di Storia a palazzo Giustiniani Baggio, in Contra’ S. Francesco, 41 a Vicenza. L’introduzione è affidata alla giornalista Nicoletta Martelletto, mentre sarà lo storico collaboratore ed editore Angelo Colla a rivelare le carte di Neri Pozza e gli inediti. Allo scrittore e critico Marco Cavalli spetterà il compito di “interpretare” alcuni brani del racconto inedito edito da Manuzio, “Eliseo e altre persone fra città e campagna dopo il 1945”, che ha per protagonisti tre maturi amici vicentini alle prese con gli scenari incerti del dopoguerra italiano, tra prospettive di ricostruzione e idealità politico-letterarie. Sarà poi la volta dei nipoti Dina, Luca e Francesca Pozza, e Maurizio Breganze, inoltrarsi nel racconto, questo sicuramente più intimo, del rapporto famigliare dei loro genitori, i fratelli di Neri, Lara e Rino e di loro stessi bambini con lo zio, in colloquio con Chiara Visentin. L’accesso alla sala è consentito con green pass, ma l’incontro sarà visibile anche sui canali della Fondazione di Storia ai seguenti link: www.youtube.com/watch?v=NMBF7CBZegM; www.facebook.com/fondazionedistoriaonlus/

“La Biblioteca Bertoliana – ricorda la presidente Visentin – conserva nelle proprie raccolte assieme all’archivio editoriale, oggi informatizzato,  tutti i libri di e su Neri Pozza, e l’archivio storico della casa editrice che racconta più di quarant’anni della sua vita di editore, dal 1946 al 1988, anno della scomparsa. Credo sia un nostro dovere ricordarlo ogni anno presentando come in questa giornata, momenti inediti per conoscerlo con maggiore profondità”.  Opinione totalmente condivisa da Gaetano Thiene: “«Un personaggio di straordinaria levatura come Neri Pozza – commenta il presidente dell’Accademia Olimpica – non finisce mai di donarci spunti di riflessione, nuovi significati ed emozioni sempre vive. Ne avremo conferma una volta di più in occasione di questo appuntamento speciale, che ci permetterà di ripercorrerne lo spessore di letterato, di artista e di editore, ma anche di comprenderne il profilo più intimo e personale”. Da parte sua, Paolo Scaroni ricorda come il primo appuntamento del 2018, in occasione del 30° anniversario dalla morte, abbia in fondo rappresentato una sorta di risveglio e di attenzione della città nei confronti di Neri Pozza che, contrariamente ad altri intellettuali, ha voluto vivere ed operare in città per tutta la sua esistenza”. Per il direttore de Il Giornale di Vicenza, Luca Ancetti: “Il 6 novembre è ogni anno una occasione per noi del Gruppo Athesis, di cui fa parte la casa editrice Neri Pozza, di ricordare una figura importante per la storia di Vicenza e di attingere al patrimonio di idee e scritti che Neri Pozza ci ha lasciato. Per questo siamo qui a proporre un momento di dialogo a partire dal suo pensiero, critico e vivace”.