Carta dei diritti della bambina, assessore Porelli: “tutela fascia d’età tra i 10 e i 20 anni”

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“Oggi la giunta comunale ha aderito alla nuova Carta dei diritti della bambina rispondendo ad un invito della presidente della commissione regionale per le pari opportunità che si è rivolta a tutte le amministrazioni locali – ha spiegato in una nota l’assessore alle risorse umane Valeria Porelli -. Si tratta di un progetto lodevole, promosso da Fidapa, finalizzato a combattere la discriminazione delle donne con particolare attenzione alla fascia d’età tra i 10 e i 20 anni. In tal senso il Comune si impegna a promuovere e sostenere le iniziative a contrasto delle discriminazioni.”


“La Carta dei diritti della bambina ha una lunga genesi e si inserisce nel programma dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile – hanno spiegato per Fidapa BPW la presidente Elena Faggian Iachemet e la tesoriera Francesca Ruta -: 60 milioni di bambine che hanno oggi 10 anni rischiano che i loro diritti non vengano tutelati, tra cui il diritto all’istruzione, alla salute, alla protezione, alla famiglia. Pertanto, le bambine di oggi possono dare vita a tutto il loro potenziale entro il 2030 se avranno ricevuto  l’adeguata attenzione anche dal mondo della scuola, delle istituzioni con azioni formative alle famiglie e ai giovani.  Il mondo non si sarà sviluppato adeguatamente se ciò non accade, è quanto sostengono le Nazioni Unite. Ricordiamo, inoltre, che non si sono ancora scardinati gli stereotipi che mettono le ragazze in secondo piano”.
“A questa mia prima delibera che fa riferimento alle pari opportunità, e di cui vado particolarmente fiera, seguirà a breve un nuovo provvedimento. Mi occuperò, infatti, di  ripristinare la consulta delle associazioni femminili introdotta nel 2013 dallo Statuto comunale e che scade alla fine di ogni mandato amministrativo” – ha precisato Porelli.