IVA al 22% su energia elettrica nelle RSA, Soranzo (FdI Veneto): “Stato eviti opinabili interpretazioni su balzello per famiglie e chi opera nel settore”

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Iva agevolata su energia elettrica da estendere a Rsa
Iva agevolata su energia elettrica da estendere a Rsa

“Stiamo assistendo, inermi, ad un’impennata senza precedenti dei costi per l’energia e per l’acquisto delle materie prime: una crescita davvero esponenziale, che sta già impattando sull’attività quotidiana delle nostre imprese e che rischia di erodere pesantemente nel breve periodo il potere d’acquisto delle famiglie italiane. Ma oltre alle aziende e ai nuclei famigliari, ad essere messe a dura prova da questi rincari sono anche molte realtà che operano nell’ambito sociale, sociosanitario e del terzo settore: su tutte le strutture residenziali per anziani, dai centri di servizio alle case di riposo ed RSA, già sottoposte ad un’aliquota IVA al 22 per cento sui costi per l’energia ben superiore alla misura ridotta del 10 per cento riconosciuta alle forniture per uso domestico”.

Enoch Soranzo, consigliere regionale FdI del Veneto
Enoch Soranzo, consigliere regionale FdI del Veneto

È quanto afferma in una nota il consigliere regionale di ‘Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni’ Enoch Soranzo, rilanciando le preoccupazioni per l’aumento dei costi energetiche espresse dalle rappresentanze settoriali delle strutture residenziali per anziani nel corso di una recente audizione della Quinta Commissione consiliare Sanità e Sociale, ed in particolare dal Presidente dell’Unione Regionale Istituti Per Anziani Della Regione Veneta – U.R.I.P.A. Roberto Volpe.

“Giova ricordare che fu lo stesso Ministero delle Finanze – evidenzia il consigliere – a stabilire che nella definizione di ‘uso domestico fossero da ricomprendersi anche i soggetti che in qualità di consumatori finali impiegano l’energia elettrica o termica nella propria abitazione’, e pertanto, chiaramente, anche caserme, scuole, asili, conventi, orfanotrofi e case di riposo, una definizione però mai pienamente accettata dall’Agenzia delle Entrate che in più occasioni ha richiesto l’applicazione dell’aliquota IVA del 22 per cento”.

“In base ai dati di preconsuntivo relativi al terzo trimestre 2021, il Prezzo Unico Nazionale per l’elettricità risulta in aumento di circa il 65 per cento rispetto al secondo trimestre 2021 e di circa il 195 per cento, rispetto al livello medio del corrispondente trimestre del 2020: senza una chiara presa di posizione da parte del governo, a questi prezzi lievitati così velocemente a dismisura continuerà ad essere applicata un’aliquota IVA più che doppia rispetto a quella delle utenze residenziali cui dovrebbero essere equiparate queste strutture, con un aggravio finale che ricadrà poi quasi interamente sulle famiglie degli anziani ospitati sotto forma di aumenti delle rette”.

“Un ennesimo balzello, che può e deve essere evitato: con i colleghi del Gruppo Fratelli d’Italia presenterò un ordine del giorno in occasione dell’imminente discussione e approvazione del Bilancio regionale per impegnare una volta su tutte il governo ad un rapido superamento di questa assurdità, nell’interesse delle famiglie venete ed italiane e di chi opera in questo settore”, conclude Enoch Soranzo.


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