BPVi e Veneto Banca, la lettera di don Enrico Torta dopo incontro con Bitonci e Villarosa: si prosegua su strada intrapresa e si coinvolgano anche Bankitalia e Intesa Sanpaolo

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Gentile direttore, mi sento in dovere, essendo stato presente all’incontro a Roma tra i due sottosegretari all’Economia (Massimo Bitonci e Alessio Villarosa) e le varie Associazioni impegnate nella difesa dei truffati dalle banche, esprimere in sintesi la mia impressione. Sono contento innanzitutto perché per la prima volta siamo stati tutti convocati in maniera seria e propositiva. Abbiamo tutti sentito l’impegno ad affrontare questo grave problema che ha ridotto alla sofferenza migliaia di aziende, di anziani e famiglie, defraudati in maniera indegna dei soldi guadagnati con il lavoro di una vita.

Si è capito, dalle parole chiare dei due sottosegretari, che c’è la volontà di superare il concetto di “ristoro” con un impegno verso un “risarcimento” che, ricercando risorse in vari settori, (fra cui anche, speriamo, la Banca d’Italia che non ha vigilato e la Banca Intesa Sanpaolo che in questa operazione ha guadagnato qualche miliardo di euro), sia un gesto di giustizia e di vera civiltà. A me pare che finalmente si stia imboccando la strada giusta con l’impegno di persone giuste. Dopo tre anni in cui abbiamo assistito all’umiliazione della proposta fatta ai risparmiatori di chiudere la partita con 9 euro per Banca Popolare di Vicenza o con il 15 per cento per Veneto Banca e il desiderio di accettare una specie di elemosina che potesse offrire qualche euro, comunque a tutti insufficiente, finalmente si è aperta una strada nuova che offre a tutti un po’ di più serenità. Un grazie sincero ai sottosegretari, rappresentanti del Governo e dell’impegno che hanno promesso di intraprendere sulle strade che saranno loro percorribili a 360 gradi. Ci rivedremo a settembre per fare il punto della situazione.

don Enrico Torta, parroco di Dese

Coordinamento Associazioni Soci Banche Popolari Venete “Don Enrico Torta