?Zaia non manca mai a nessuna sagra né taglio del nastro. Non lo si vede mai, invece, in Consiglio regionale, dove è in perenne congedo. Non è solo il presidente più amato, ma anche quello più assenteista d?Italia?. A dirlo – in una nota congiunta – sono il capogruppo del Partito Democratico Stefano Fracasso e il consigliere Pd Graziano Azzalin, commentando i dati relativi alle presenze nell?aula di Palazzo Ferro Fini. ?L?assemblea legislativa elettiva è sovrana e chi rappresenta il Veneto non può sistematicamente ignorarla quasi fosse un fastidio nonostante le convocazioni siano programmate con largo anticipo. Bene confrontare presenze e assenze dei consiglieri, altrettanto va fatto per i presidenti di Regione e noi l?abbiamo fatto. Durante questo mandato Zaia è stato presente a meno del 12% delle sedute e per pochi minuti. Giusto il tempo di fare il proprio intervento, senza poi ascoltare le eventuali repliche. Il confronto è impietoso con i suoi colleghi, sia di centrodestra che di centrosinistra. In Lombardia, per esempio, Maroni aveva il 45% di presenze, il suo successore Fontana sfiora l?86%, in Toscana e Lazio Rossi e Zingaretti si avvicinano al 50%, in Piemonte e Campania Chiamparino e De Luca viaggiano poco sotto l?80%, mentre Bonaccini in Emilia Romagna supera l?86%. Si presume che pure loro abbiano impegni istituzionali ?extra?, eppure frequentano i rispettivi Consigli in maniera decisamente più assidua. Nel 2018 Zaia è sempre stato assente, si è visto solo una volta in Prima commissione. Anche in campagna elettorale aveva dei congedi ?singolari?, poiché all?impegno istituzionale riusciva spesso e volentieri ad abbinare una passeggiata, magari al mercato del paese. Partecipare al Consiglio non può essere vista come una perdita di tempo ? concludono Fracasso e Azzalin – così come la carica di Governatore non è un porto franco rispetto ai doveri nei confronti dei rappresentanti degli elettori?.
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