Decreto dignità, Consulenti del Lavoro di Vicenza: “sui contratti a termine porterà a nuovi contenziosi”

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?Non entro nel merito dell?intero Decreto, sul quale già si sono levate molte voci. Devo dire tuttavia che, sulla materia che più ci coinvolge, il lavoro, vi sono alcune criticità che, nonostante le molte segnalazioni, non sono state prese in considerazione. Mi riferisco ai contratti a termine, che sicuramente riapriranno una stagione di contenziosi di cui avremmo fatto volentieri a meno?. Questo il commento – affidato a un comunicato – di Franco Bastianello, presidente dell?Ordine dei consulenti del lavoro di Vicenza in merito al cosiddetto decreto dignità.
?Il provvedimento ? prosegue Bastianello ? ci riporta ad una situazione in cui il datore di lavoro deve giustificare il motivo del rinnovo contrattuale adducendo delle ragioni extra che esulano dalla ?normale? quotidianità dell?impresa. Questo è certamente foriero di contenzioso come già avvenuto in passato: la storia dovrebbe insegnare. La contrazione della durata massima e le ulteriori limitazioni introdotte al contratto a termine, andranno sicuramente a svantaggio delle fasce più deboli dei lavoratori, proprio quelle che, paradossalmente chi ha pensato a questo provvedimento, intende tutelare. Le aziende, infatti, tendono comunque a confermare a tempo indeterminato, anche di fronte a difficoltà normative, il lavoratore qualificato che è stato formato nel corso del tempo. Sarà invece molto facile sostituire lavoratori con bassa professionalità che più di altri hanno bisogno di tutele. Questo problema si risolve con il compimento delle politiche attive. La diversa modulazione dei contratti a termine non risolve certo il problema occupazionale; eventuali incentivi possono incoraggiare le aziende ma, come ho già avuto modo di dire in altre occasioni, solo politiche economiche illuminate e coraggiose potranno risollevare il destino delle imprese e, quindi, dell?occupazione. Aspettiamo il governo al varco della legge finanziaria.