Migranti, Aduc: tutte le tragedie, tragedie di tutti?

206

I 27 morti della Manica, migranti che cercavano di andare dalla Francia alla Gran Bretagna, hanno colpito molto sentimenti e politica, soprattutto delle due sponde dei 240 km di mare tra Calais e Dover. “La Francia non lascerà che la Manica divenga un cimitero”, ha detto il presidente francese Emmanuel Macron. E gli ha fatto eco il premier britannico Boris Johnson; “Sono scioccato, sconvolto e profondamente rattristato per le vite perse nel Canale”.

Aspettiamo le conseguenze politiche di queste comprensibili e giustificate reazioni.

A noi, quelli del canale di Sicilia, non ci resta che ricordare che i 145 Km di mare che ci separano dalla Tunisia sono teatro di episodi come quello della Manica, con numeri e frequenze di fronte ai quali il nostro presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a differenza di Macron e Johnson si è talmente abituato ad indignarsi che qualche volta si dimentica anche di farlo.

Da quando la Gran Bretagna ha lasciato l’Ue, il canale della Manica non è più un “mare nostrum” ma uno dei tanti bacini ai confini del nostro continente… e questo per qualcuno potrebbe rendere la questione meno coinvolgente le nostre istituzioni europee, relegando la questione ad uno dei tanti problemi di rapporti internazionali tra Francia e Gran Bretagna. Ma sta di fatto che mentre nel canale della Manica i migranti partono dall’Ue per andare all’estero, nel canale di Sicilia gli stessi migranti partono dall’estero per andare in Ue… quindi l’Ue ne è sempre coinvolta: accettazione o respingimento per l’ingresso sul proprio territorio o distrazione per aver fatto transitare sul proprio territorio dei clandestini che vanno a creare problemi ad un proprio vicino.

A parte la Gran Bretagna, che deciderà come riterrà più opportuno, rimane il fatto che, rara occasione, abbiamo ascoltato il presidente Macron dire che “la Francia non lascerà che la Manica divenga un cimitero” e, ci scusi, presidente, perché la Francia dovrebbe invece continuare a lasciare che il canale di Sicilia non “divenga” ma “continui ad essere” un cimitero?

Oltre alle belle frasi, aspettiamo fatti, decisioni e politiche, anche nuove rispetto alle attuali europee in materia.