Bilancio regionale, Guarda (EV): “Con approvazione emendamento Europa Verde primo passo verso ripopolamento montagne venete”

275

E’ iniziata in questi giorni la maratona in Consiglio regionale per l’approvazione del Bilancio 2022. Tra i tanti temi affrontati nelle prime sedute vi è stato quello della crisi demografica che le nostre zone montane stanno affrontando. Sul tema è intervenuta la Consigliera regionale Cristina Guarda (Europa Verde), la quale ha proposto un emendamento al DEFR proprio su questo tema. Spiega la Consigliera verde: “Mentre le Regioni Piemonte ed Emilia Romagna sono impegnate in diverse azioni e progetti utili al rilancio delle montagne, il Veneto non primeggia a causa della persistenza di alcuni problemi, in primis lo spopolamento e l’abbandono. Abbiamo quindi proposto l’inizio di un nuovo percorso, incentrato sulle politiche abitative montane.

È indispensabile favorire la creazione di filiere produttive della montagna, così come provvedere adeguati servizi per famiglie tarati sulle specificità del territorio. Per farlo servono investimenti certi anche per sopperire alla scarsa digitalizzazione o alle ridotte prestazioni a livello sociale.”

“Per fortuna -spiega Guarda-in sede di approvazione del Bilancio, con l’emendamento proposto da Europa Verde, martedì in Consiglio regionale si è ottenuto un primo importante impegno a favore di queste aree.

Per noi è importante facilitare il ripopolamento delle zone montane e allo stesso tempo premiare chi sceglie di rimanerci a vivere, poiché i custodi naturali delle montagne meritano delle politiche di sostegno mirato.

L’approvazione di questo emendamento costituisce una grossa opportunità, perché ci consentirà di finanziare azioni concrete in materia di: foreste, green communities e borghi, sulla scia di quanto altre Regioni hanno già saputo mettere in campo.”

Conclude la Consigliera regionale verde: “Nel nostro territorio esistono già esempi di buone pratiche a cui ispirarci, come nel caso del Comune di Valli del Pasubio, supporter di uno studio dedicato alle azioni utili ad arginare lo spopolamento della montagna.

Il futuro sviluppo della nostra Regione, così come la transizione ecologica, passano attraverso quelle politiche attive che il nostro Consiglio regionale dovrà saper mettere in campo al più presto.”