Monte d’Oro: anche Scauri ha la sua Grotta Azzurra

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La Grotta Azzurra di Scauri
La Grotta Azzurra di Scauri; credits: pagina FB "Cultura Minturno Scauri".

Quando parliamo di “Grotta Azzurra” è facile andare d’istinto con la mente a Capri e ai suoi meravigliosi scenari naturali, ma anche la Riviera di Ulisse ha i suoi piccoli antri segreti. La Grotta Azzurra di Scauri, in effetti, per i residenti è la “Grotta delle Sirene“, perché era proprio così che veniva identificata anni fa; anche per questo, perciò, il nome può trarre in inganno.

Si trova sotto Monte d’Oro, in basso rispetto alla Torre Quadrata, tra l’area Sieci e la Spiaggia dei Sassolini e forse è davvero troppo sconosciuta tra curiosi e turisti, tanto da conservare ancora intatto il proprio fascino misterioso e selvaggio. Tutta la nomenclatura, qui, fa eco ai colori e alle sensazioni cromatiche: se da un lato il nome di Monte d’Oro omaggia lo specchiarsi dei raggi del sole sul mare – e lo spettacolo a cui si può assistere guardando in sua direzione -, dall’altro quello della grotta si ispira ai colori che le onde riflettono sulle sue pareti, ricreando uno scenario quasi fiabesco.

Questa piccola insenatura naturale è rimasta a lungo deserta e semi-sconosciuta: solo con lo sviluppo del turismo balneare locale a partire dagli anni ’30 ha cominciato a vedere i primi bagnanti curiosi di scoprirne i segreti, pronti a raggiungerla anche a nuoto per inoltrarsi nella sua colorata oscurità. Negli anni ’50 diventò anche meta fissa per gli amanti dei frutti di mare, alla ricerca soprattutto di cozze e ricci per insaporire i propri piatti. E chissà se tra i suoi visitatori avrà avuto qualcuno dei personaggi illustri che hanno frequentato Scauri e Minturno nel tempo, dalla Regina Elena di Savoia a Maria Montessori, da Francesco De Gregori a Luciano De Crescenzo.

Grotta Azzurra di Scauri, anni '50.
Grotta Azzurra di Scauri, anni ’50; credits: pagina FB “Cultura Minturno Scauri”.

Come raggiungerla – La Grotta Azzurra di Scauri può essere raggiunta soltanto via mare sfruttando due itinerari: il piccolo sentiero che si innesta dalla Torre di Scauri oppure partendo dalla vicina Spiaggia dei Sassolini. Ma ne vale la pena: lo spettacolo è assicurato.