Quello che emerge dal recente incendio della Futura di Montebello Vicentino – scrive nella nota che pubblichiamo Massimo M. Follesa per Cittadini Attivi Trissino – sono tre ipotesi preoccupanti: o hanno impianti che andrebbero chiusi o smaltiscono incenerendo o sono sistematicamente ricattati e pagano le persone sbagliate o le pagano troppo poco.
Mi domando, secondo i resoconti di stampa, come fa il sindaco di Montebello, a sostenere che non può bloccare l’attività di Futura.
Varrebbe la pena si facesse un ripassino sul titolo V della costituzione: il comune è un potere da cui la provincia dipende e se la mette sotto i piedi come un organismo di 2° livello. Il Comune poi concorre con quello della Regione nella gestione delle attività produttive, soprattutto per le attività di natura privata. All’assessore Bottacin non resta che lodare uno degli enti più vituperati della Regione Veneto, a seguito della vicenda dei Pfas, e che di fatto gestisce solo gli effetti degli inquinamenti e non è più in grado di rispondere alla natura giuridica della sua istituzione che è la protezione dell’ambiente come recita nel suo nome.
Poveri Magnabosco, Bottacin e ARPAV: Escusatio non petita, accusatio manifesta.
Massimo M. Follesa
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