Mister Brocchi prima del match col Como: “Non dobbiamo pensare a cosa è stato fino ad oggi, né a ciò che sarà, pensiamo solo a domani”

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Brocchi prima di LR Vicenza - Como
Brocchi prima di LR Vicenza - Como

Mister Brocchi ha incontrato la stampa alla vigilia della sfida di campionato contro il Como, in programma domani alle 16.15, allo stadio Romeo Menti.

Brocchi: “Non è semplice commentare sempre delle sconfitte, dobbiamo ripartire dalle buone prestazioni che abbiamo messo in campo nell’ultimo periodo, con un’identità ben precisa, che però non sono bastate per portare a casa dei punti importanti. Abbiamo bisogno di vincere in casa e ritrovare quella gioia di vincere in casa nostra, occorre far tesoro del nostro stadio e pubblico e tirare fuori qualcosa di più rispetto a quanto mettiamo. Le ultime due gare in casa sono state significative sotto questo punto di vista, ma dobbiamo assolutamente invertire la rotta, giocando una partita importante e cercando di far sì che non avvengano gli errori dei singoli perché poi determinano il risultato.

Chi a disposizione? L’unico veramente arruolabile è Mancini, ha disputato tutti gli allenamenti della settimana con la squadra e sta bene. Cappelletti è convocato ma più per un discorso caratteriale e morale, essendo un ragazzo importante per il gruppo e quindi lo porterò in panchina. Lo porto come un capitano aggiunto e spero possa dare qualcosa dal punto di vista emotivo e caratteriale anche dalla panchina. Meggiorini ha fatto dieci minuti di allenamento con la squadra ma non è nelle condizioni ideali per giocare una partita, se dovesse esserci estremo bisogno di lui, però ha dato la sua disponibilità, pur non stando ancora bene, in quanto ha avuto un nuovo piccolo fastidio. Pasini invece sta proseguendo il programma di recupero, speriamo di averlo a disposizione nella gara di Lecce.

Giacomelli e Dalmonte insieme? Ci sono degli equilibri da mantenere nel 4231, avendo anche Ranocchia in mezzo al campo che ha delle caratteristiche offensive. Spesso è difficile pensarli insieme per questo motivo, perché l’equilibrio di squadra è importante, comunque domani valuterò se impiegarli insieme.

In questo momento devo fare più lo psicologo dell’allenatore? Se avessi una squadra morta e senza reazioni, sarei molto preoccupato. Ma la squadra nell’ultimo periodo ha sempre tirato fuori qualcosa di buono e ogni volta che ha preso un pugno si è rialzata, come sto facendo io dopo ogni partita. Subiamo la delusione ma poi la forza la devi avere e la devi trovare dentro te stesso. Preferirei dirvi che questo è un gruppo che si fatica ad allenare, ma in realtà non è così. Lo dirò all’infinito che lavorano bene e ci tengono, però non vinciamo le gare per episodi singoli che condizionano il risultato finale. E quando di episodi singoli non mi riferisco solo agli errori difensivi, ma anche gli errori nei goal che non riusciamo a segnare. Continuo a dire che vedendo le potenziali occasioni che creiamo, dovremmo avere almeno sei-sette punti in più.

Vicenza quinto in classifica per occasioni create e penultimo per occasioni realizzate? E’ proprio quello che stavo spiegando. Non mi piaceva dare questo dato, perché non voglio sembri una giustificazione, non mi piacciono. Una persona giustifica quando si sente in difficoltà e io non mi sento in una posizione di difficoltà. Questo è un dato troppo importante perché non è solo l’errore singolo di quando si prende goal ma è anche l’errore di quando non si segna. La squadra gioca e crea.

Può essere considerata una partita da ultima spiaggia? Sono tutte ultime spiagge, ai ragazzi sto ripetendo una frase che mi ha detto un amico qualche settimana fa…bisogna giocare come se fosse la prima partita, giocare come se fosse l’ultima e di giocare come se fosse l’unica. Questa deve essere la nostra storia, perché ogni gara deve essere interpretata così, non dobbiamo pensare a cosa è stato fino ad oggi, né pensare a ciò che sarà, ma dobbiamo pensare solo alla partita di domani, perché per noi è una finale, come saranno tutte finali da qui alla fine, per poterci salvare.

Como? Come ogni neopromossa ha maggior leggerezza, ha inserito dei giocatori come Cerri, La Gumina, Gliozzi e altri interpreti importanti che alzano il livello di una squadra ben assortita nelle caratteristiche e che gioca un buon calcio.

Paolo Rossi? La messa privata di ieri – testimonia mister Brocchi – è stato un qualcosa di bello, è un segnale positivo di quella che è Vicenza. Vicenza ha bisogno di giocatori che onorano la maglia e non solo in campo, io penso che Paolo sia stato amato e lo sia tuttora per queste due qualità. Perché oltre ad essere stato un grande giocatore, è stato una persona meravigliosa, sempre con il sorriso, che ha sempre dato anche all’esterno qualcosa di importante.

Il mercato? La direzione tecnica – dice Brocchi – è molto pronta e preparata, conoscono le caratteristiche dei giocatori che servono a questa squadra e a me per mettere in risalto delle situazioni di gioco alle quali sono molto legato. Non sto parlando con loro di mercato, perché sono tranquillo in quanto so che loro sapranno portare i giocatori giusti, qualora ce ne fosse l’occasione. Ovviamente più punti faremo da qui a fine dicembre, più sarà facile prendere giocatori. Tuttavia le sfide vanno accettate anche dai giocatori, se una persona ha dubbi nel venire qui per la posizione in classifica, allora è meglio che non venga. Qui c’è bisogno solo di giocatori che abbiano gli stimoli giusti e la voglia di fare un qualcosa di eccezionale, mettendosi in gioco. Questa squadra poi ha uno zoccolo duro importante che non va smantellato, gennaio è sempre particolare e non credo alle squadre che fanno rivoluzioni prendendo 10-12 giocatori, anche perché poi per un allenatore non è facile assemblarle, ricominciando da zero. Questa squadra ha dei valori importanti, come un blocco d’oro al quale vanno aggiunti dei diamanti. Questo è un gruppo sano al quale possiamo aumentare il livello, dando anche delle certezze ulteriori ai giocatori già presenti”.

 

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Fonte originale: Mister Brocchi: “Non dobbiamo pensare a cosa è stato fino ad oggi, né a ciò che sarà, pensiamo solo a domani”