L’Assessore regionale al lavoro, istruzione e formazione Elena Donazzan è stata in visita istituzionale nella sede di Confesercenti Veneto a Padova. La visita con Flavio Convento, il nuovo Presidente di Cescot Veneto, ente di formazione di Confesercenti, a fare gli onori di casa, è avvenuto a margine di un incontro sulla formazione, durante il quale è stato approfondito il tema dei fondi europei, del PNRR e di tutto ciò che concerne lavoro, formazione e transizione nelle aziende del settore.
“Ho potuto apprezzare la capacità progettuale dell’associazione rispetto ai fondi europei del Fondo Sociale Europeo della scorsa programmazione – sottolinea Donazzan -. Ambito nel quale Confesercenti si è attivata con iniziative originali nell’ambito dei distretti del commercio, accompagnando nella transizione i piccoli esercizi, i negozi di prossimità, ma anche immaginando e studiando possibilità di sinergie, puntando sul valore della cultura locale inserito nel contesto commerciale”.
“Abbiamo parlato di prospettive future – continua l’assessore regionale al lavoro – che riguardano il fabbisogno occupazionale qualificato e l’obiettivo di riuscire a cogliere insieme, Regione e Confesercenti, la sfida di rafforzare il nostro patrimonio imprenditoriale sotto l’aspetto del capitale umano. Ciò per far sì che le nuove sfide, programmazione 2021-27 e PNRR, siano colte in ottica di crescita e trasformazione, oltre che nella creazione di nuove opportunità”.
Nell’occasione è stata fatta, inoltre, una riflessione sulle preoccupazioni sul tema del boom del commercio online, che sta progressivamente desertificando i centri storici.
“Confesercenti ha sempre avuto la capacità di stare ai tavoli della programmazione regionale con spunti originali – conclude Elena Donazzan -; ho trovato una grande capacità di confronto anche per arricchire la prossima programmazione comunitaria, parlando il linguaggio del piccolo esercizio, dei servizi collegati che servono necessariamente per far crescere le nostre imprese. La cosa che mi è piaciuta molto è che quando parliamo di rigenerazione urbana troppi pensano solo a volumi e spazi fisici. Rigenerazione urbana non è mettere apposto le facciate, è anche promuovere politiche pubbliche che diano nuovo slancio e nuove opportunità ai negozi di vicinato e dei nostri centri storici, su tutto investendo sul capitale umano”.