Cissè, i francesi e il Vicenza fantasma. CorVeneto: “ha sede, giocatori e fa arrabbiare i Rosso”

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E’ stata già definita dai più come «la squadra che non esiste» perché ad oggi non è iscritta ad alcun campionato. Ma il clamore mediatico che ha suscitato nei giorni scorsi l’Ac Vicenza 1902, il cosiddetto «Vicenza 2» del duo francese Brice Dejardins e Christian Payan nato dopo il fallimento del Vicenza Calcio, è stato enorme. Grazie all’ingaggio (se così lo si può chiamare) nientemeno che di Djibril Cissé, 37 anni, ex centravanti di Lazio, Liverpool e della nazionale francese, l’eco mediatica che ha accompagnato la vicenda ha fatto presto il giro del web.

«Sono qui per dare una mano a questa squadra- ha detto Cissé prima di tornare in Francia per partecipare a un programma televisivo – mi sono fatto convincere da Payan e cercherò di aiutare i più giovani, facendo da nonno». Foto, video e post sulla pagina facebook «Risorgiamo» hanno creato scalpore, interrogativi e sconcerto fra i tifosi: «L’obiettivo è quello di creare confusione nell’opinione pubblica – ha tuonato il presidente Stefano Rosso – si tratta di un abbinamento distorto dell’immagine di Vicenza, per fortuna i tifosi sanno distinguere». Peraltro il giorno per la presentazione di Cissé, scelto forse non per caso, era lo stesso in cui è stato annunciato l’arrivo del nuovo centravanti Rachid Arma nel L.R. Vicenza Virtus, la nuova società creata da Renzo Rosso dopo il fallimento del Vicenza Calcio e l’acquisto dal tribunale del ramo d’azienda del vecchio club biancorosso.
L’Ac Vicenza 1902, per ora, è una società che non risulta iscritta ad alcun campionato, ma ha una sede sociale in via Zamenhof, un indirizzo di posta certificata e una partita iva. Dejardins ha spiegato che i suoi legali hanno presentato ricorso alla Fifa contro la decisione della Figc di autorizzare la nascita del L.R. Vicenza Virtus e si è autoproclamato «il vero Vicenza». L’Ac Vicenza 1902, colori biancorossi, si è radunato nei giorni scorsi e si sta allenando a Valdagno, facendo base all’Albergo Roma. Il gruppo di giocatori che lo compone è formato da senegalesi, europei e francesi, a cui fa da chioccia proprio Cissé.
Una richiesta di affiliazione alla Figc c’è effettivamente stata. Ma risale a diverse settimane fa, mentre non risultano ulteriori contatti negli ultimi giorni. Il cosiddetto «Vicenza 2» appartenente al duo francese che nei mesi scorsi tentò senza successo di acquistare il Vicenza Calcio oggi defunto, per ora sbatte su un muro di gomma. Le speranze di un’iscrizione in sovrannumero in Serie D (più che mai lo sono per la C) sono nulle. «Qualche settimana fa li avevo incontrati – spiega il presidente del Comitato Regionale Veneto Giuseppe Ruzza – avevano chiesto l’affiliazione e l’iscrizione in sovrannumero in una categoria superiore alla terza categoria. Ma non ci sono possibilità che questo avvenga. Siamo fuori tempo massimo: il titolo sportivo del Vicenza è stato revocato ed è custodito dalla Figc. C’è stato un comunicato ufficiale del commissario Roberto Fabbricini che ha autorizzato lo spostamento di sede del Bassano con tanto di cambio di denominazione societaria in L.R. Vicenza Virtus. Per cui in questo momento Dejardins può chiedere l’affiliazione del suo Ac Vicenza 1902 alla Figc, ma solo partendo dalla Terza Categoria». Ruzza spiega anche cosa può accadere al titolo sportivo del vecchio Vicenza Calcio Spa, oggi fallito: «La storia e il blasone non potranno essere recuperati in futuro – evidenzia – proprio perché il titolo sportivo è stato revocato. Poi siamo in Italia e a volte le regole ferree non lo sono poi così tanto…». Tutto chiaro, più o meno…

di Dimitri Canello dal Corriere del Veneto