Tagli e sciopero giornalisti Rai Veneto, Ciambetti (Lega): “viale Mazzini parla solo romano, amarezza”

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Tgr, sciopero giornalisti Rai del Veneto ph TgR
Sciopero giornalisti Rai del Veneto ph TgR

“Lo sciopero dei giornalisti della sede Rai di Venezia segna un momento importante che mi auguro possa essere colto dalla dirigenza del servizio pubblico radiotelevisivo: abbiamo visto in quest’anno quanto l’informazione sia un bene prezioso e quanto contino nella diffusione di dati e notizie radio e televisioni. Il servizio pubblico regionale può e deve svolgere un ruolo fondamentale, essere punto di riferimento dei cittadini. Le scelte della Rai sembrano cozzare nel Veneto contro questa opportunità e smentiscono il ruolo istituzionale del servizio pubblico”.

Ciambetti in Consiglio
Ciambetti in Consiglio

Così il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti commenta in un comunicato “la vicenda dei tagli pianificati per l’informazione territoriale e sportiva della sede regionale. Non c’è ombra di dubbio: i tagli della sede Rai a Venezia impoveriscono la democrazia e la cultura. – ha detto Ciambetti – La Rai non è di certo esente da pecche e spesso sembra dimenticare la sua funzione pubblica, come abbiamo visto purtroppo in molti talk show e in tante occasioni sprecate anche durante la pandemia. Ma ci sono anche trasmissioni che dimostrano le grandi potenzialità del servizio pubblico che deve avere una propria personalità, un proprio stile diverso da quello delle emittenti private proprio perché diverso è l’obiettivo di fondo. In questo contesto l’informazione regionale può essere una carta decisiva e m’azzardo ad auspicare e chiedere maggiori spazi alle sedi regionali con approfondimenti sulla realtà locale, le tradizioni, la cultura e le lingue regionali. Maggiori spazi significa anche dare opportunità significa anche creare spazi per gruppi o realtà regionali, ma anche sfruttare le straordinarie occasioni che ogni Regione italiana offre: pensiamo al nostro Veneto, al teatro Olimpico di Vicenza, il teatro romano o l’Arena di Verona, le piazze delle nostre città, le ville e i castelli, ‘location’ e panorami che il mondo ci invidia e che potrebbero trovare spazio in una produzione autenticamente regionale. Purtroppo la Rai italiana parla solo in romano e la scelta dei tagli per le sedi regionali, in special modo per il Veneto, lascia tanta amarezza e preoccupa non poco”.