Statua di una donna tra i 78 maschi di Prato della Valle, Venturini (FI): “ci può stare, ma ci sono questioni più importanti”

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Elisa Venturini e decreto assunzioni
La capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Elisa Venturini

Elisa Venturini, ex sindaca di Casalserugo (Padova) e capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, interviene in un comunicato sul tema delle statue tutte maschili di Prato della Valle a Padova e all’opportunità di installare una statua raffigurante una donna (cfr. Padova, Prato della Valle “maschilista”? La questione finisce sul Guardian). “Il dibattito di questi giorni sulla possibilità di inserire anche la statua di una donna nel meraviglioso contesto di Prato della Valle sta appassionando tante persone e sta guadagnando l’attenzione dei media nazionali ed internazionali” afferma Venturini.

“Tutto quello che serve a sensibilizzare sul tema della parità dei diritti e della dignità delle donne è utile e benvenuto, anche se non dobbiamo commettere l’errore di farci distrarre da questioni simboliche, dimenticando che la vera partita si gioca su ambiti più impegnativi.
Senza entrare nel drammatico capitolo dei femminicidi, per cui la mobilitazione deve essere sempre costante e totale, ci sono anche tante cose che accadono di frequente a dimostrare come il rispetto delle qualità e del ruolo di una donna sia messo in discussione in contesti più articolati rispetto alla pur rispettabile questione della statua in Prato. Ho fissi nella memoria molti episodi, anche recenti, che dimostrano come la considerazione nei confronti delle donne sia sminuita. Penso ad esempio alla necessità di prevedere delle quote rosa nelle elezioni, anche le recenti provinciali, in assenza delle quali le donne troverebbero pochissimo spazio. Penso alle incredibili vicende di amministratrici pubbliche, che, apostrofate con offese sessiste sui social, si vedono trattate i casi come una semplice ‘critica politica’. La statua in Prato della valle è una cosa utile che ci può stare, ma mi auguro che l’attenzione, la mobilitazione ed il dibattito in futuro avvengano anche e soprattutto su altre questioni – conclude la consigliera regionale – ben più delicate”.