Anche l’eurodeputata vicentina del Partito Democratico Alessandra Moretti interviene sulla questione che da Padova è finita su tutti i giornali internazionali che riguarda le statue tutte maschili dedicate a personaggi illustri. Il dibattito è partito da Prato della Valle a Padova, dove il monumento religioso più importante è comunque dedicato a una donna, Santa Giustina, così come a Vicenza il santuario è dedicato a una donna, la Madonna di Monte Berico, e ruota attorno agli eroi laici che hanno fatto la storia. Nel Salernitano una statua dedicata alla spigolatrice di Sapri, ispirata a una poesia anti-borbonica e dedicata a tutte le donne che lavorano, ha fatto infuriare proprio le donne del PD per via delle sue natiche in evidenza. Il tema dunque è più delicato di quel che sembra.
“Desidero ringraziare pubblicamente Margherita Colonnello e Simone Pillitteri per l’intelligenza, la profondità e allo stesso tempo la determinazione con cui hanno posto il tema della rappresentazione femminile nella storia della città di Padova – scrive Moretti un un lungo post su Facebook -. I due consiglieri comunali hanno offerto alla città e al Paese l’occasione di un dibattito alto che incrocia la storia, la cultura e il nostro presente con le questioni di genere. Sarebbe stato facile e tutto sommato in linea con i tempi cercare la polarizzazione dell’opinione pubblica in fazioni nette e contrapposte. Una proposta provocatoria avrebbe infiammato i mezzi di comunicazione, ancor più se fatta sullo stile della ‘cancel culture’. Invece si è scelto di cercare i punti di connessione tra passato e presente, di aggiungere una figura femminile di primaria importanza per Padova e per l’umanità, senza nulla togliere non solo alle figure maschili del passato tutte ben rappresentate e presenti nei monumenti cittadini, ma neanche alla cultura e ai contesti che nei secoli hanno escluso la rappresentazione pubblica delle donne. Certo, l’idea dei due consiglieri non è condivisa da tutti unanimemente: si discute su tempi, sulle modalità, sui luoghi, ma è un confronto aperto e civile che punta ad ottenere un risultato, non uno scontro come le migliaia che registriamo ogni anno sui social media senza alcun effetto concreto”.
“Infine, la proposta apre un varco sulla necessità di rendere visibile il ruolo delle donne nella storia. In Italia, non solo a Padova. Migliaia di donne, nei secoli, hanno contribuito a rendere migliore il nostro mondo, impegnate in ogni campo, scientifico, letterario, tecnico. Il minimo che possiamo fare, oggi, è cominciare a riconoscere questo contributo, a condividerlo pubblicamente e a trasmetterlo alle generazioni future. È ovviamente una proposta che nelle forme e nei modi che valuterà il Consiglio Comunale – conclude Moretti – per quanto mi riguarda ha il mio pieno appoggio”.