“Da oggi, martedì 11 gennaio, sarò davanti a Montecitorio, insieme a tutti coloro che in questi tempi bui per la democrazia hanno scelto di restare fedeli alla Costituzione e al nostro Paese, coerenti con la nostra memoria e identità”. Lo afferma in una nota la deputata vicentina del Gruppo Misto, Sara Cunial, da questa mattina presente davanti alla Camera dei Deputati, in veste di portavoce eletto ma escluso dalle aule parlamentari in quanto sprovvisto di Green Pass. Se inizialmente infatti sembrava che Cunial avesse ricevuto l’ok a stare in aula anche senza essere vaccinata, ha poi perso il ricorso.
“Questo è un appello rivolto a tutti i cittadini liberi – continua Cunial – ai professionisti, giuristi, sanitari, genitori e figli, professori, insegnanti e studenti, rappresentanti di movimenti di resistenza e rinascita. Ci vediamo davanti al parlamento italiano. A chiunque stia vivendo la tragicità di quanto sta avvenendo e l’urgenza di alzare la testa, dico questo è il suo posto. Le mattine in cui non mi faranno svolgere il mio lavoro dentro Montecitorio, io sarò qui fuori, per portare la testimonianza di chi è stato escluso dal mondo del lavoro, di chi, a causa di norme ingiuste e illegittime, oggi è incapace di sfamare la propria famiglia, di chi è stato emarginato dalla vita sociale e culturale di questo Paese, di chi non può più accedere alla sanità pubblica, alla pubblica istruzione e pubblica socialità. Saremo qui, tutti insieme, a ricordar loro quanto sono piccoli, pochi e vili. Dopo due anni di abusi, vessazioni e vilipendi – aggiunge – guardiamoli negli occhi e facciamo sentire la nostra voce. La voce di chi non è disposto a sottostare a questa forma di schiavitù legalizzata a favore di élite finanziarie predatrici di stati, territori e democrazie. La voce di chi vuole pensare e progettare un domani di prosperità, celebrando la nostra memoria ed i nostri talenti – prosegue – Invito tutti alla disobbedienza alle leggi ingiuste e dispotiche prodotte da un manipolo di criminali, ignavi e collusi, evidentemente incapaci di pensare ad un futuro che non preveda sofferenza per i cittadini italiani. Riprendiamoci la libertà e la nostra dignità di esseri umani – conclude – Noi siamo la Costituzione. Qui ed ora”.