A pochi metri da Porta Santa Croce e davanti alle mura Scaligere sta per aprire un nuovo ristorante giapponese, nell’area che un tempo era la confluenza tra la roggia Seriola e il fiume Bacchiglione. Dopo i molteplici lavori di sistemazione, ancora oggi rimasti incompiuti, vicino alla porta in questi giorni si possono notare anche gli ampi container per i rifiuti dovuti ai lavori in vista dell’apertura del nuovo locale prevista fra un paio di mesi.
Uno dei più indignati per ciò che sta avvenendo è l’esperto di storia e toponomastica della città Luciano Parolin, che ogni giorno transita in bicicletta per l’antica porta:
?Datata 1381 ? ci ricorda – Porta di Santa Croce è stata per secoli l’ingresso nord alla città. Difesa di Vicenza nel 1848, è stata poi abbandonata a se stessa: 700 anni di storie vicentine dimenticate. È un luogo sacro, ora trasformato in discarica e ?mangiatoia? senza rispetto per i cittadini. Alla faccia delle concessioni e permessi. Da non credere?.