LR Vicenza. Il pari con il Cittadella non serve a molto. Poggi: anche con i sei nuovi la squadra non è cambiata

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Lr Vicenza, Meggiorini in azione
Meggiorini ha segnato su rigore il gol del pareggio del Vicenza (dal sito ufficiale dell'LR Vicenza)

Dopo quarantun giorni l’Lr Vicenza è tornato in campo. Come in occasione della sconfitta con il Como del 12 dicembre dello scorso anno, è stato di nuovo lo stadio domestico a far da scenario al derby con il Cittadella. Sono trascorse, fra queste due partite, sei settimane difficili e complicate che hanno – e non ce n’era proprio bisogno – appesantito una situazione già di suo al limite della sopravvivenza.

La pandemia ha colpito duro il “gruppo squadra” con il contagio di una ventina di giocatori e di una decina di componenti dello staff. Ciò ha comportato il rinvio di tre gare, l’isolamento dei positivi, allenamenti a ranghi ridotti, recupero differenziato della condizione.

L’emergenza sanitaria è coincisa con la finestra invernale di calciomercato, che tiene banco per tutto il mese di gennaio e a cui la società ha dovuto ricorrere pesantemente nel tentativo di innervare con adeguati rinforzi una rosa dimostratasi di livello inferiore alla categoria. Sono arrivati (finora) sei nuovi giocatori e il loro inserimento è diventato un ulteriore problema perché la preparazione atletica e tattica della squadra è avvenuta in modo tutt’altro che regolare e programmato.

A Brocchi, per di più, sono stati messi a disposizione calciatori non già in condizione-gara e, comunque, nessuno di loro ha giocato la prima parte della stagione in squadre del campionato di Serie B. La loro provenienza, anzi, è molto eterogenea e non si può certo definirli esperti della Cadetteria. L’acclimatamento dei nuovi è, quindi, rallentato da una forma non ancora ottimale, dalla mancanza di allenamenti con i compagni già in rosa, dalla scarsa conoscenza del campionato. In sostanza, dunque, il calciomercato che doveva risultare una risorsa immediata per avviare l’inseguimento della salvezza, si è dimostrato invece una ulteriore complicazione.

L’impressione che ha dato il Lane contro il Cittadella è quella di aver ripreso dallo stesso punto in cui aveva interrotto. Brocchi ha mandato in campo in partenza quattro dei sei nuovi e, in corso di partita, anche gli altri due. Non si è notata una gran differenza dal Vicenza pre-sosta perché si è rivista una squadra che va a sprazzi, con il solito centrocampo in inferiorità rispetto al corrispondente reparto opposto, con la difesa che concede sempre opportunità di segnare agli avversari, con l’attacco che fa sempre molta fatica a far gol. Lo dimostrano le statistiche del match: venti tiri per il Citta contro quattordici dei biancorossi. Negli altri numeri si registra una leggera prevalenza vicentina come nel 56/44% di possesso palla, come nell’8/4 nel bilancio dei calci d’angolo, come nel 398/304 nel compendio dei passaggi.

Un Lr Vicenza con sei novità in campo non ha quindi sparigliato rispetto alla sua versione precedente, con la sola eccezione del ben diverso peso apportato da Lukaku nel ruolo di terzino esterno sinistro. L’ex-laziale ha assicurato una spinta nella fascia di competenza ben superiore ed efficace rispetto a quella assicurata da chi in precedenza aveva occupato la stessa posizione ed ha dimostrato, oltre a una vistosa forza fisica, di possedere tecnica di categoria superiore. Sugli altri rinforzi non si può dir molto, sono apparsi ancora al di sotto della condizione ottimale ed è opportuno rinviare un giudizio a quando saranno in forma.

La partita è stata indubbiamente emozionante. Sei gol, molte occasioni, due rigori (uno dei quali ripetuto), due espulsioni arricchiscono la cronaca di episodi e di spunti non ordinari. Ma ci sono stati anche parecchi errori difensivi da parte di tutte e due le squadre e, sotto questo profilo, il Cittadella ha dimostrato dei limiti – forse occasionali – che potrebbero pregiudicarne le ambizioni.

È stato protagonista anche l’arbitro che ha distribuito ben otto cartellini gialli (sei ai padovani) e due rossi, entrambi a giocatori granata, e assegnato due rigori all’Lr Vicenza. I tifosi vicentini, sempre pronti (vecchio vizio) a sospettare congiure arbitrali contro i propri beniamini, stavolta non dovrebbero lamentarsi e, invece, sui social qualcuno protesta perché – a suo modo di vedere – Marini avrebbe tollerato il gioco duro e ostruzionistico dei padovani.

Valerio Marini è un arbitro esperto, ha diretto soprattutto in B e, dall’anno scorso, anche in Serie A. Per quanto riguarda i penalty ha visto giusto in un caso e sbagliato nell’altro. Il primo, infatti, è stato dato fondatamente per un ingenuo quanto vistoso fallo di un difensore ai danni del centravanti vicentino Teodorczyk ed è stato fatto correttamente ripetere sanzionando l’entrata anticipata in area di rigore di almeno un paio di giocatori del Citta. Marini ha, invece, sbagliato a concedere il secondo rigore, motivato – a suo parere – da un fallo del portiere Kastrati ai danni di Diaw. Dalle immagini televisive (a disposizione anche del VAR, che però non ha corretto la decisione dell’arbitro) è confermata l’impressione avuta in diretta e, cioè, che il portiere granata – nella sua lecita uscita aerea – non ostacoli l’azione dell’attaccante vicentino che, infatti, colpisce di testa il pallone prima del contatto con l’avversario.

Il pareggio con il Cittadella non serve a molto per la classifica dell’Lr Vicenza. I distacchi sono sostanzialmente invariati e il calendario riserva ai biancorossi una serie serratissima di partite fino a fine febbraio, le prime tre delle quali sono proibitive: in trasferta a Lecce e a Frosinone e, in mezzo, la sfida-salvezza al Menti con l’Alessandria.

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Gianni Poggi
Gianni Poggi risiede e lavora come avvocato a Vicenza. È iscritto all’Ordine dei giornalisti come pubblicista. Le sue principali esperienze giornalistiche sono nel settore radiotelevisivo. È stato il primo redattore della emittente televisiva vicentina TVA Vicenza, con cui ha lavorato per news e speciali ideando e producendo programmi sportivi come le telecronache delle partite nei campionati del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi, i dopo partita ed il talk show «Assist». Come produttore di programmi e giornalista sportivo ha collaborato con televisioni locali (Tva Vicenza, TeleAltoVeneto), radio nazionali (Radio Capital) e locali (Radio Star, Radio Vicenza International, Rca). Ha scritto di sport e di politica per media nazionali e locali ed ha gestito l’ufficio stampa di manifestazioni ed eventi anche internazionali. È stato autore, produttore e conduttore di «Uno contro uno» talk show con i grandi vicentini della cultura, dell’industria, dello spettacolo, delle professioni e dello sport trasmesso da TVA Vicenza. Ha collaborato con la testata on line Vvox per cui curava la rubrica settimanale di sport «Zero tituli». Nel 2014 ha pubblicato «Dante e Renzo» (Cierre Editore), dvd contenente le video interviste esclusive a Dante Caneva e Renzo Ghiotto, due “piccoli maestri” del libro omonimo di Luigi Meneghello. Nel 2017 ha pubblicato per Athesis/Il Giornale di Vicenza il documentario «Vicenza una favola Real» che racconta la storia del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi e G.B. Fabbri, distribuito in 30.000 copie con il quotidiano. Nel 2018 ha pubblicato il libro «Da Nobile Provinciale a Nobile Decaduta» (Ronzani Editore) sul fallimento del Vicenza Calcio e «No Dal Molin – La sfida americana» (Ronzani Editore), libro e documentario sulla storia del Movimento No Dal Molin. Nel 2019 ha pubblicato per Athesis/Il Giornale di Vicenza e Videomedia il documentario «Magico Vicenza, Re di Coppe» sul Vicenza di Pieraldo Dalle Carbonare e Francesco Guidolin che ha vinto nel 1997 la Coppa Italia. Dal 9 settembre è la "firma" della rubrica BiancoRosso per il network ViPiù, di cui cura anche rubriche di cultura e storia.