Martedì 25 gennaio, 1 e 8 febbraio, su Chora due episodi a puntata raccontano, con la voce di Camilla Ronzullo (alias Zelda was a writer), sei storie di dipendenti Comit e di persone vicine a Mattioli che hanno subito le leggi razziali. La serie è disponibile su Choramedia.com, su IntesaSanpaoloOnAir.com, sulle piattaforme audio Spotify, Apple Podcast, Google Podcast e su YouTube. Il progetto inaugura il rapporto di collaborazione tra la banca e la podcast company
Ebrei onorari”. Era così che venivano bollati per scherno i difensori degli ebrei negli anni della propaganda antisemita. Raffaele Mattioli, banchiere antifascista e umanista, negli anni del Fascismo presidente della Banca Commerciale Italiana (Comit) poi confluita in quello che oggi è il Gruppo Intesa Sanpaolo, pur non essendo ebreo, aveva scelto per se stesso tale definizione per affermare la sua comunanza di spirito con il mondo ebraico, ma soprattutto per riassumere il suo impegno per il salvataggio, durante le persecuzioni razziali, di tanti ebrei, incrociati per varie vie lungo il suo percorso di vita.
In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio), Intesa Sanpaolo e CHORA – la podcast company italiana, fondata nel 2020 da Guido Maria Brera, Mario Gianani, Roberto Zanco e Mario Calabresi che la dirige – presentano “L’Ebreo Onorario”, una nuova serie podcast realizzata con la collaborazione dell’Archivio storico Intesa Sanpaolo. L’avvincente storia di Raffaele Mattioli viene pubblicata su Intesa Sanpaolo On Air – la piattaforma di contenuti audio della Banca che raccoglie voci, storie e idee sul futuro, sostenibilità, inclusione, cultura con oltre 700 episodi in 70 serie e 5 milioni di stream dal lancio nel giugno 2020 – e su Choramedia.com e tutte le principali piattaforme audio (Spotify, Apple Podcast, Google Podcast e YouTube).
Nel corso di questi primi sei episodi da 30 minuti circa su Chora e non solo, la voce di Camilla Ronzullo, autrice milanese conosciuta ai più con il suo nom de plume Zelda was a writer, ripercorre un viaggio nella memoria che va dal 1930 al 1945 circa. A puntellare la narrazione saranno sei storie, una per ciascun episodio, dei dipendenti che Mattioli e altri uomini della Comit (Banca Commerciale Italiana) hanno provato a salvare dalla deportazione.
Ogni episodio, scritto da Camilla Ronzullo e Ilaria Orrù insieme a Cesare Martinetti con la supervisione editoriale di Sara Poma, è arricchito dalle testimonianze di chi non è più qui ma può ancora parlare attraverso lettere e memoriali custoditi dall’Archivio storico Intesa Sanpaolo. Il filo della narrazione della vita di Mattioli si intreccia così con quella di chi ha salvato, dipendenti, amici o semplici conoscenti, accomunati dal fatto di essere ebrei e per questo solo motivo di venire perseguitati nel loro Paese.
L’ascoltatore ha modo di immergersi nella storia grazie alle fonti storiche arrivate sino ai giorni nostri: alcuni estratti della corrispondenza tra il ragioniere della Comit Guido Schwarz e il collega Tiburzio Pinter, i testi di Antonello Gerbi, una lettera in cui Massimiliano Majnoni della Comit racconta di come riuscì a portare in salvo il libraio antiquario Werner Prager grazie al suo rapporto con il Vaticano.
Episodio dopo episodio, prende così vita un racconto fatto anche di luoghi, come la casa milanese di via Bigli, la via in cui abitava Mattioli, diventata un rifugio cenacolo per intellettuali e antifascisti.
L’iniziativa è il primo capitolo di una collaborazione che in autunno vedrà nuove storie della serie “L’Ebreo Onorario” e un secondo progetto di podcast con 50 episodi in cui ricercatori italiani all’estero racconteranno la propria esperienza quotidiana: cosa significa la passione per la ricerca, la sorpresa e la felicità della scoperta, il riconoscimento internazionale e molto altro ancora.
Martedì 25 gennaio, il podcast verrà presentato da Mario Calabresi e Camilla Ronzullo tramite una diretta dalle 13:00 alle 14:00 sui profili Instagram di CHORA e Zeldawasawriter.
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Gli episodi de “L’Ebreo Onorario” su Chora:
Ep. 1 – Guido Schwarz
Guido Schwarz lavorava alla Banca Commerciale Italiana quando, il primo marzo del 1939, fu forzatamente mandato in pensione a causa delle leggi razziali. Aveva quasi cinquant’anni. Grazie ai suoi colleghi della Comit, riuscì a ottenere un visto di lavoro per il Brasile. Così nel 1941 si imbarcò da Cadice insieme alla sua famiglia, ma le cose non furono semplici.
Parallelamente alla storia di Schwarz, viene raccontata anche la prima parte della vita di Raffaele Mattioli. Da dove veniva? Chi è stato, prima di diventare un grande banchiere? Ascolteremo anche le voci di Barbara Costa e Francesca Gaido dell’Archivio Intesa San Paolo e dello storico Umberto Gentiloni.
Ep. 2 – Antonello Gerbi
Antonello Gerbi è stato non solo un dipendente della Comit, ma anche uno storico e un critico cinematografico. Anche la sua vita venne stravolta dalle leggi razziali fasciste ma Raffaele Mattioli, per aiutarlo, giocò d’anticipo. Nel 1938, infatti, lo mandò a Lima per farlo lavorare a un saggio sull’economia peruviana. Gerbi restò in Perù fino al 1948, anno in cui, finalmente, tornò in Italia. Ascolteremo delle preziose testimonianze del figlio Sandro Gerbi.
In questa puntata torniamo anche indietro nel tempo, in particolare nel 1919, anno in cui il giovane Mattioli partecipa – anche se solo come osservatore – alla cosiddetta Impresa di Fiume di Gabriele D’Annunzio.
Ep.3 – Werner Prager
Werner Prager era un libraio antiquario berlinese che, per sfuggire dal Nazismo, si trasferì in Italia nel 1937. Solo un anno dopo, in Italia vennero promulgate le leggi razziali.
Prager non aveva nessun rapporto con la Comit, ma solo con Raffaele Mattioli, che era bibliofilo e collezionista di libri. Prager venne arrestato ma, grazie all’intercessione dell’uomo di Comit a Roma Massimiliano Majnoni, venne assunto in Vaticano come bibliotecario e così salvato insieme alla famiglia.
Qui raccontiamo anche i primi anni milanesi di Raffaele Mattioli e il suo arrivo alla Comit, avvenuto nel 1925. Testimonianze di Francesca Gaido dell’Archivio Intesa San Paolo e dello storico Umberto Gentiloni.
Ep.4 – Tiburzio Pinter
Dopo studi universitari non conclusi di Ingegneria e Giurisprudenza, Pinter fu assunto dalla Comit nel 1926 alla filiale di Fiume dove prestò servizio fino al suo forzato pensionamento a causa delle leggi razziali, ratificato il 28 febbraio 1939. Dal 1° dicembre 1943 Pinter rimase nascosto in diversi alloggi di fortuna. Con alcuni salti temporali, viene raccontata l’ascesa di Raffaele Mattioli alla Comit.
Ep.5 – Hermann Schossberger
Nel 1941 dopo l’occupazione tedesca della Jugoslavia e la creazione dello stato croato ustascia filonazista, fu preso di mira dai croati nonostante il sostegno della Comit, compreso quello dello stesso Mattioli. Giuseppe Zuccoli, direttore centrale Comit, intercedette per lui addirittura presso Ante Pavelic ́, il capo degli ustascia, ma ottenne solo di fargli avere l’esonero di portare la stella di David e di prorogarne il contratto in banca fino al 30 settembre 1942 quando fu licenziato. Quella di Schossberger è una delle storie più tragiche di questo podcast, perché dalle poche informazioni reperite si deduce che fu deportato ad Auschwitz con i familiari.
In questa puntata continuiamo a seguire l’evoluzione di Raffaele Mattioli, in particolare proviamo a capire in cosa consisteva il suo antifascismo.
Ep.6 – Carlo Morpurgo
L’ultima puntata è dedicata al più noto tra i dipendenti della Comit vittime delle persecuzioni razziali. Pensionato forzatamente il primo marzo 1939, tornò subito a Trieste dove divenne segretario della Comunità ebraica locale. In questo ruolo nell’estate del 1943 si prodigò per aiutare numerose famiglie ebree a mettersi in salvo fuggendo dalla città. Il 20 gennaio 1944 venne catturato dai tedeschi e deportato il 2 settembre del 1944 ad Auschwitz, dove morì due mesi dopo nelle miniere di carbone di Monowitz.
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Credits
L’Ebreo Onorario è un podcast di Chora Media e Intesa Sanpaolo On Air in collaborazione con l’Archivio storico di Intesa Sanpaolo, direzione arte, cultura e beni storici.
È stato scritto da Camilla Ronzullo e Ilaria Orrù insieme a Cesare Martinetti.
Le registrazioni, l’editing e il sound design sono di Francesco Ferrari per Frigo Studio.
L’editing delle interviste di Francesca Bottenghi. I fonici in presa diretta sono Francesco Cego, Davide De Benedetti, Giulio Moratti e Lorenzo Ferrillo.
La producer è Anna Nenna. La cura editoriale è di Sara Poma
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CHORA
I titoli finora presentati da CHORA sono: ALTRE/STORIE di Mario Calabresi, OSSIGENO di Paolo Giordano, L’AVEVO DETTO di Enrico Mentana e Stefano Bises, NODI di Andrea Delogu, GLI SLEGATI di Chiara Gamberale, SINDEMIA di Stefano Bises, PROPRIO A ME di Selvaggia Lucarelli, RICOMINCIO DAL NO di Caterina Balivo, BUONANOTTE di Cecilia Cantarano e Valeria Vedovatti, PRIMA di Sara Poma, GRAVITY – LA PARTITA CHE NON FINIVA MAI di Sandro Veronesi, RSTORIES con Paola Maugeri, AMARE MALE di Guido Catalano, 8.46 – L’ORA CHE CAMBIO’ LA STORIA di Paolo Colombo e Davide Antonelli, SPECCHIO di Fiorenza Sarzanini, UN UOMO CHIAMATO DIABOLIK di Giovanni Bianconi con Francesco Acquaroli, IL MIO PARADISO di Serena Dandini; LA CITTA’ DEI VIVI di Nicola Lagioia; LE VITE DEGLI ALTRI di Alessandro Banfi; METALLARIA di Guido Maria Brera; TAZZINE promosso da Lavazza, UN FILO ROSSO. AIDS UNA STORIA ANCORA APERTA di Mario Calabresi per the Global Fund, VITE NEL BOSCO con Martina Colombari e LA STRADA DAVANTI A SÉ con Carolina Di Domenico, STORIES di Cecilia Sala, IL DITO DI DIO di Pablo Trincia e Debora Campanella.