Il libro “Imprenditori e samurai”, un viaggio tra i valori delle aziende italiane da Sud a Nord, dal Veneto alla Sicilia

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Quindici storie d’impresa in uno spaccato dell’Italia manifatturiera, da Sud a Nord, in una «ostinata esplorazione» di nuovi prodotti e nuovi mercati. Brevetti biomedicali, food, polimeri, florovivaismo, lanifici diventano racconti di frontiera, nei quali aziende locali venete, lombarde, emiliane, marchigiane, calabresi e siciliane si sono trasformate in piccole multinazionali. Come? Lo racconta Imprenditori e samurai. Viaggio alla scoperta dei valori e dello spirito dei nobili guerrieri giapponesi nelle imprese italiane, a cura di Fabio Cappellozza e Gianni Dal Pozzo, con interviste del giornalista Mariano Maugeri e prefazione di Marco Vitale (Edizioni E.S.T.E. 2021, 144 pagine).

La chiave di lettura è sovrapporre la figura del samurai a quella dell’imprenditore. Niente armature e spade, ma la consapevolezza che le nostre decisioni e azioni sono le orme che altri, dopo di noi, seguiranno. Qui sta il senso della responsabilità verso il lascito che l’impresa rappresenta per la comunità in cui cresce e prospera. Impresa e bushidō sono culture destinate a incontrarsi, ricorda Marco Vitale nella sua prefazione al libro, come accade nella figura di Arturo Ferrarin, il pilota di Thiene, nel Vicentino, che nel 1920 con un biplano di seconda mano, l’Ansaldo S.V.A. 9, riuscì nell’impresa di volare da Roma a Tokyo: un raid di 18mila chilometri in 29 tappe, dal 14 febbraio al 31 maggio dopo 112 ore di volo. Il principe Hirohito proclamò 40 giorni di festeggiamenti in onore di Ferrarin, conferendogli onorificenze e una preziosa spada da samurai. Ferrarin era diventato pilota di aeroplani disobbedendo al padre che lo voleva a tutti i costi alla guida dell’azienda. La sua impresa aveva pochi strumenti: un altimetro e una bussola, lo spirito d’imprenditore gliela fece portare a compimento.

Fedeltà a una missione e coraggio nel portarla al successo sono i tratti che emergono nei ritratti degli imprenditori che Mariano Maugeri ha intervistato per comporre questo libro, evoluzione del progetto ReStart della vicentina Considi, di cui Fabio Cappellozza e Gianni Dal Pozzo sono rispettivamente presidente e AD, per avvicinare gli imprenditori nel momento più buio del 2020, in pieno lockdown e distanziamento fisico, a storie di imprese nate per la tenacia dei loro fondatori e cresciute sui mercati globali per l’ostinata esplorazione di donne e uomini che hanno fatto propri i valori dei samurai.

ReStart era un manuale di sopravvivenza e adattamento in forma di webinar: impresa contro Covid; Imprenditori e Samurai è un racconto analogico di passione, tenacia e inventiva lungo la Penisola che riserva molte sorprese e vuole consegnare esempi da seguire, sia alle imprese familiari impegnate con il passaggio generazionale che alle imprese alle prese con il passaggio dimensionale che richiede, sì, cultura manageriale, che è il lavoro di Cappellozza e Dal Pozzo nutrito di cultura Lean, ma anche ispirazione da case history in settori molto diversi tra di loro.

CASE HISTORY DELLE AZIENDE

VIVAI FARO, GIARRE (Catania, Sicilia). Azienda leader nel settore florovivaistico professionale internazionale. In attività dal 1970, produce oltre 5000 varietà di piante mediterranee in più di 600 ettari di vivai, con un fatturato di 24 milioni di euro e una quota export del 75%. È promotrice della “biennale del paesaggio”, Il Radicepura Garden Festival.

LANIFICIO LEO, SOVERIA MANNELLI (Catanzaro, Calabria). Fondata nel 1873, è la più antica fabbrica tessile della Calabria. La sua vision si basa sul custodire la tradizione, raccontato dal proprio Museo d’impresa, ma con una forte spinta all’innovazione. Un connubio vincente, che garantisce all’azienda una quota export del 20% e un fatturato di 500mila euro.

CALLIPO, PIZZO (Vibo Valentia, Calabria). Fabbrica nata nel 1913, attiva nel campo della produzione e commercializzazione di conserve alimentari derivate dalla lavorazione del tonno e del merluzzo. Tra le prime in Italia ad inscatolare il tonno del Mediterraneo, ad oggi possiede un fatturato di 67,5 milioni di euro e un export del 11%.

BOX MARCHE, CORINALDO (Ancona, Marche). Realtà specializzata nella realizzazione di packaging cartotecnico. Dal 1969 adopera la propria creatività in svariati settori produttivi. Il suo fatturato è di 13 milioni di euro, con una quota export del 20%.

PARADISI, JESI (Marche). Azienda metalmeccanica, che dal 1957 fonda le sue radici nella torneria meccanica di precisione. Ad oggi i suoi prodotti sono scelti dai maggiori player del settore navale e dell’automotive, ottenendo un fatturato di 8,7 milioni di euro e un export del 12%.

REDAX, POGGIO RUSCO (Mantova, Lombardia). Attività fondata nel 1999, specializzata nella produzione e distribuzione di macchinari biomedicali. Possiede un fatturato di 16,9 milioni di euro ed una quota export del 60%. Il suo dipartimento di ricerca e sviluppo innovativo è riconosciuto da brevetti internazionali.

SERAFINO ZANI, LUMEZZANE (Brescia, Lombardia). Realtà metalmeccanica, in attività dal 1963. La profonda conoscenza della lavorazione dell’acciaio, unita a tecniche innovative di produzione, sono i punti cardinali dell’azienda lombarda, che possiede un export del 25% ed un fatturato di 4,5 milioni di euro.

LU-VE, UBOLDO (Varese, Lombardia). Leader mondiale nella produzione di sistemi di refrigerazione e di condizionamento. La sua realtà internazionale nasce nel 1985, e conta un fatturato di 400 milioni di euro e una quota export dell’83%.

OMB SALERI SPA, BRESCIA (Lombardia). Impresa meccanica fondata nel 1980. Produce valvole per la gestione di gas utilizzate nel settore dell’automotive e non solo. L’azienda possiede infatti quattro divisioni (automotive, idrogeno, metal machining e applicazioni domestiche) che le garantiscono un fatturato di 40,6 milioni e una quota export del 75%.

COPAN, BRESCIA (Lombardia). Azienda in attività dal 1979, leader nella produzione di tamponi per la batteriologia. Realtà tutta italiana inserita all’interno del report “1000 Companies to Inspire Europe” del London Stock Exchange Group, con un fatturato di 304 milioni e una quota export del 90%.

SIRMAX, CITTADELLA (Padova, Veneto). Fornitore di composti e resine plastiche leader a livello internazionale, nato nel 1964. Ad oggi conta sette stabilimenti all’estero, dislocati tra Polonia, Brasile, Stati Uniti e India. I suoi prodotti sostenibili ed i biopolimeri sono diventati il prodotto di scelta per un’ampia varietà di mercati, con un fatturato di 400 milioni di euro.

INGLESINA, ALTAVILLA VICENTINA (Vicenza, Veneto). Azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di passeggini, carrozzine e accessori nel settore della prima infanzia. Fondato nel 1963, il marchio veneto ha un fatturato di 48,5 milioni di euro e una quota export del 50%.

MALVESTIO, VILLANOVA DI CAMPOSAMPIERO (Padova, Veneto). Realtà nata nel 1937, che da oltre 80 anni si impegna nella realizzazione di mobili ed attrezzature per l’arredo di ospedali, cliniche e strutture per la terza età. Ad oggi conta un fatturato di 50 milioni di euro, con una quota export del 30%.

PBA, TEZZE SUL BRENTA (Vicenza, Veneto). Azienda nata nel 1976. Ad oggi è uno dei marchi di completamenti per l’architettura riconosciuto nel mondo nelle più importanti opere architettoniche, con un fatturato di 18 milioni di euro e una quota export del 75%.

CEREAL DOCKS, CAMISANO VICENTINO (Vicenza, Veneto). Gruppo industriale italiano attivo dal 1983, nella prima trasformazione agro-alimentare, per la produzione di ingredienti destinati ad applicazioni nei settori alimentare, farmaceutico, cosmetico, nutrizione animale, tecnico ed energetico. Il suo fatturato è di 998 milioni di euro, mentre la quota export è del 15,7%.

 

BIOGRAFIE DEGLI AUTORI

FABIO CAPPELLOZZA. È Presidente e Socio Fondatore di Considi. Da molti anni opera nell’ambito della consulenza di direzione, con particolare attenzione all’Operation e Innovation management. Curatore della collana Toyota Way per Franco Angeli Editore, è autore del testo Aumentare la competitività aziendale attraverso la Lean transformation per ESTE.

GIANNI DAL POZZO. È Amministratore Delegato e Socio Fondatore di Considi. Esperto di Operation & Innovation management, ha contribuito a incrementare la competitività di numerose aziende italiane applicando i principi del Sistema Toyota/Lean. Nel è stato nominato 2020 Vicepresidente del Comitato nazionale di coordinamento territoriale (Cnct) di Confindustria Servizi innovativi e tecnologici (Sit).

MARIANO MAUGERI. Già inviato del Sole 24 Ore per 20 anni, ha iniziato la sua carriera scrivendo per La Sicilia di Catania, il Corriere della Sera e il settimanale Il Mondo. Tra i suoi libri si ricordano: I nordestranei (2001), Tutti gli uomini del viceré (2009) e La valigia di legno (2017).