Basterebbe considerare la popolazione della Lituania con i suoi 2,7 milioni di abitanti e quella della Cina che conta 1,4 miliardi di abitanti, per rendersi conto che, in una disputa, non ci sarebbe partita – si legge nel comunicato che pubblichiamo a firma di Primo Mastrantoni di Aduc (qui altre note dell’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr). .
Eppure, la Lituania ha sfidato la Cina: Davide contro Golia.
La questione riguarda il riconoscimento da parte della Lituania di Taiwan, che la Cina considera sua provincia e non uno stato autonomo.
Dopo la apertura dei rapporti diplomatici con Taiwan, echino ha imposto il blocco commerciale e una restrizione dei servizi contro la Lituania e preme sul alcune industrie europee affinché sospendano i rapporti con quella nazione, pena l’interruzione delle esportazioni in Cina.
L’Unione europea ha avviato una contestazione presso l’Organizzazione mondiale del Commercio (WTO) contro la Cina, per pratiche commerciali discriminatorie nei confronti della Lituania.
Vedremo come andrà a finire. Certo è che la Cina si comporta come le vecchie potenze coloniali. La storia insegna che le politiche imperiali conducono a conflitti dai quali spesso si esce sconfitti.
Primo Mastrantoni (Aduc)