Legalizzazione cannabis, Aduc: fantasma europeo e realtà italiana

419
Legalizzazione cannabis
Legalizzazione cannabis

L’ultimo sondaggio d’opinione sulla legalizzazione della cannabis in Regno Unito, dà il 35% di britannici favorevoli e il 38% contrari (1) –  si legge nel comunicato che pubblichiamo di Aduc (qui altre note dell’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr). In Germania, con tanto di accordo nella coalizione di governo per la legalizzazione, l’opinione pubblica è divisa a metà (43% ok e altrettanta % per il No) (2) .

In Francia c’è solo una commissione parlamentare che raccomanda la legalizzazione della cannabis (3) perché, a parte dichiarazioni e proposte estemporanee e un’opinione pubblica disorientata, c’è sostanzialmente il nulla. La Spagna, a parte i club di cannabis per consumare, un recente tentativo parlamentare è stato bloccato dal partito socialista (4). In Italia si aspetta la pronuncia della Corte Costituzionale del prossimo 15 febbraio per sapere se il referendum si terrà in primavera.

Dati sparsi e differenti tra loro per tipologia, pur se limitati ai grandi Paesi del Continente, danno idea della situazione in Europa: MAGMA.

Per le istituzioni e per l’opinione pubblica.

Dati anche “strani”… qualcuno non si meraviglia delle percentuali UK e del fatto che in Germania il governo sembra essere più avanti dell’opinione pubblica? E che dire dei partiti socialisti di Uk, Francia e Spagna che sono tra i principali contrari alla legalizzazione, mentre in Germania la Spd sta legalizzando con Verdi e Liberlademocratici, come i Liberaldemocratici Uk anch’essi favorevoli mentre i laburisti contrari, così come i liberaldemocratici di Macron in Francia, Paese in cui l’ex-presidente Hollande ora si dichiara legalizzatore (5) dopo anni di ostacoli di ogni tipo. Mentre in Italia, i “grandi” partiti non si pronunciano o dicono di essere contrari al referendum.

Se questo non è MAGMA, cos’altro sarebbe? Se dovessimo usare la cannabis per misurare la temperatura unionista e federalista del continente europeo, non ci resterebbe che dare ragione a chi considera l’Europa una illusione.

Per chi volesse approfondire, ci sono fior fiore di informazioni in Rete per uno e per quell’altro Paese, ma tutte portano al MAGMA con contraddizioni estreme, tranne che per un Paese, l’Italia. Dove c’è una certa armonia fra opinione pubblica, proposte di legge di minoranza e di maggioranza e che oggi trovano sintesi nel prossimo probabile referendum. Cosa è successo in Italia? Noi crediamo che la battaglia per la legalizzazione è entrata in tutte le teste delle persone grazie al fatto che il suo massimo proponente, Marco Pannella, quand’era in vita ragionava in materia con tutti, senza identificare la legalizzazione con quello o quell’altro schieramento, ma solo ad un’idea di vita individuale e collettiva, quella liberale. Ragion per cui, anche i più incalliti punizionisti, per motivarsi hanno sempre dovuto farlo con ragionamenti e non schieramenti…. E spiegare ragionando la legittimità del proibizionismo è diventata impresa davvero ardua.