Liberarsi di Alitalia/Ita? Aduc: parametro di governabilità

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Il capitolo Alitalia è chiuso? Mica tanto. Anzi –  si legge nel comunicato che pubblichiamo di Aduc (qui altre note dell’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr). Il fatto che oggi si chiami Ita Airways e siano stati realizzati tutti gli alambicchi finanziari e contabili perché non partisse col debito precedente, non toglie nulla ad un sistema di governance del trasporto aereo e della finanza pubblica che nessuno ci dice sia superato.

Quella governance che ha buttato miliardi in Alitalia, facendo finta che non fosse un cadavere putrefatto e i cui responsabili sono stati e continuano ad essere attori della nostra politica ed economia, privata e pubblica *.

Oggi sembra che Ita possa entrare nel gruppo Lufthansa e non si esclude anche il gruppo Air France/Klm… proprio quella scelta che non si fece nel 2008 *. Cambiano i tempi e i contesti? Probabile. Ce ne sarebbe da dire…. ma meglio tardi che mai. Ma perché questo accada, Ita che oggi è proprietà del ministero dell’Economia dovrebbe privatizzarsi. Ammesso che ci sia qualcuno che la voglia comprare. In genere questi acquisti vengono fatti da capitalisti sotto il ricatto dello Stato (compri questo e non ti disturbo o ti aiuto su quest’altro), e altrettanto spesso questi capitalisti sono lo Stato in qualcuna delle sue variopinte forme di capitalismo cosiddetto privato.

Bene. Se si vuole chiudere con questa terrificante storia dell’Alitalia/Ita, crediamo sia proprio il caso di organizzare una totale uscita, foss’anche continuare a detenere una sola azione da parte dello Stato. Sì da levare ogni occasione e pretesto per un ulteriore successivo intervento statale sull’onda delle tante emotive considerazioni pronte per tutte le occasioni: italianità; posti di lavoro di lavoratori che definire privilegiati fino ad oggi è solo usare una parola gentile senza offendere la categoria; prestigio; assecondare gli interessi di qualche parte politica per presumibilmente ottenere vantaggi da altre parti; etc. Se Alitalia/Ita non riuscirà sotto la cappa protettiva tedesca o francese/olandese… che siano attori dei mercati privati a decidere, noi Italia abbiamo già dato, anche troppo.

E per i governi che dovranno decidere questo, auspichiamo che sia usato come parametro di efficienza, risparmio, lungimiranza, rispetto e futuro. Se con Alitalia/Ita si dovesse tornare punto e a capo come Alitalia senza Ita, i ministri e i consiglieri del caso siano dichiarati non graditi. Se invece saranno graditi, il governo avrà fallito nel modo più brutale e incapace: reiterare gli stessi errori.

Su questa vicenda crediamo si giochi la governabilità del nostro Paese.

* Silvio Berlusconi, per esempio, che da presidente del consiglio bloccò nel 2008 l’accordo con Air France/Klm nel nome della italianità (compagnia di bandiera) della cordata che avrebbe dovuto salvarla, i capitani coraggiosi di Roberto Colaninno… coraggiosi coi soldi dei contribuenti…