“Solo ieri si sono registrate nelle province di Frosinone, Mantova e Venezia tre morti sul lavoro, con le dichiarazioni d’intervento del mondo politico-istituzionale, proprio sul tema infortuni, che ancora una volta si accavallano”
A parlare è il segretario generale del sindacato Fesica Confsal Bruno Mariani che continua: ”Prendiamo atto anche delle recenti azioni intraprese dal Direttore capo dell’INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro) Bruno Giordano e dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando, ma ci aspettiamo di più oltre le assunzioni che arriveranno in questo mese perché non bastevoli; anche perché le figure selezionate tramite concorso prevedono anche ruoli diversi da quello più importante di Ispettore del lavoro. Siamo consapevoli che il PNRR preveda il rafforzamento dell’INL che dovrebbe portare ad un’azione più incisiva ed un coordinamento più efficace, a partire dallo scambio di informazioni e dell’interoperabilità delle banche dati tra tutti i soggetti che si occupano di sicurezza, ma oggi bisogna sicuramente cominciare a pensare ad un trait d’union tra tutto quello che istituzioni, politica e parti sociali hanno proposto per dare il massimo delle risposte a questo problema”.
”Oggi – spiega il segretario Mariani sulla questione delle morti sul lavoro – le commissioni Lavoro e Giustizia del Senato sono a lavoro su un DDL per l’istituzione di una Procura nazionale del Lavoro, composta da magistrati altamente specializzati, per contrastare al meglio irregolarità e illegalità sui temi del lavoro. Non poniamo limiti agli strumenti, anche una nostra PDL – adottata da un gruppo parlamentare – è in commissione lavoro alla Camera, ma ci corre l’obbligo di continuare a manifestare con le parole e con le azioni, l’estrema urgenza di porre questo tema tra le primarie emergenze del Paese ed incalzare ancora una volta il ministro del lavoro ed il capo dell’Inl. Solo nel 2021 ci sono stati 1.221 decessi, ovvero tre persone morte al giorno morti sul lavoro”, conclude la Fesica Confsal.