Femminicidi, Alessandra Moretti (PD): “sono un’emergenza nazionale, dalla politica servono risposte più forti”

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“Ancora una donna vittima di un partner-padrone. La violenza di genere è una vera emergenza e serve una risposta più forte a ogni livello istituzionale”. È quanto afferma Alessandra Moretti consigliere del Partito Democratico commentando, nella nota che pubblichiamo, il femminicidio a Lonigo di una 33enne ammazzata in strada dal marito 40enne, evaso dagli arresti domiciliari disposti proprio per violenze contro la moglie. “Secondo l’ultimo rapporto del Viminale – aggiunte Moretti – ogni anno ci sono oltre 130 donne uccise, reati che non accennano a diminuire e che avvengono soprattuto all’interno del nucleo familiare”.

 


“Non è semplice denunciare un partner specialmente se ci sono dei figli in mezzo: per questo dobbiamo aiutarle a uscire allo scoperto appena si manifestano le prime avvisaglie di violenza, sia fisica o psicologica, per evitare che si consumi l’ennesima tragedia. E dopo è necessario proteggerle. È inammissibile che l’assassino fosse latitante da luglio e nessuno si sia preoccupato della sicurezza della moglie. Nel giro di un mese in Veneto ci sono state tre vittime, cui vanno purtroppo aggiunti episodi di stupro e altre aggressioni. Un bollettino drammatico che è in continuo aggiornamento”.

“Oltre alle forze dell’ordine, anche la politica deve fare la propria parte, agendo su più piani – sottolinea Moretti – Servono risorse per educare le nuove generazioni al rispetto di genere fin dalla scuola. Ma non solo. Abbiamo presentato la scorsa primavera una proposta di legge per il reddito di libertà, un sostegno economico per aiutare le donne a liberarsi da partner violenti impegnandole in percorsi di inserimento lavorativo finalizzati all’acquisizione della propria autonomia, personale ed economica. Pochi giorni fa, invece, abbiamo depositato un’interrogazione per chiedere alla Regione di costituirsi parte civile nei processi per femminicidio e violenza di genere, come già fatto per esempio dal Friuli Venezia Giulia o dalla Puglia. Sarebbe un segnale davvero importante. Infine mi rivolgo a Salvini che probabilmente si interesserà al caso visto che l’autore è uno straniero, a differenza di quanto (non) ha fatto in episodi analoghi: questa è un’emergenza nazionale, inizi a fare davvero il ministro e smetta i panni del capo popolo”.