Come va il mondo? François-Marie Arouet (Aduc): male, secondo Liliana, Renato e Steven del M5S

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Questo è quanto si apprende per chi, come noi, ha avuto l’ardire di dare una scorsa alle prime pagine di alcune prime pagine di giornali che, come si dice, formano l’opinione pubblica (1) – si legge nel comunicato a firma di François-Marie Arouet di Aduc (qui altre note dell’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) –.

Liliana Coppola, Renato Delle Donne e Steven Hutchinson sono tre iscritti al M5S che hanno chiesto ed ottenuto dal tribunale di Napoli di far saltare l’elezione a capo del loro partito di Giuseppe Conte. I motivi? Sinceramente, non ci interessano, fatti loro.

E questo è per la maggior parte dei nostri mezzi di informazione la notizia del giorno tra tutto quello che avviene nel mondo.

L’abbiamo paragonata a quella che secondo noi (eurocentrici, internazionali e italiani) crediamo sia la notizia del giorno, l’incontro a Mosca tra il presidente della Francia nonché presidente di turno del Consiglio dell’Unione Europea, Emmanuel Macron, e il presidente della Russia Vladimir Putin.

I risultati sono quelli che leggete qui (1).

Macron le sta provando tutte in quello che il quotidiano Libération ha chiamato “Dialogo alla russa”: i due leader all’estremo di un lungo tavolo ovale lungo 5 metri dove il primo saluto (sempre a distanza e prima di sedersi) è stato: Putin “com’è stato il viaggio?”; Macron “Ottimo, grazie” (2).

E’ bene ricordare che Macron ha detto di parlare anche a nome del Consiglio Ue, in una situazione dove i venti di guerra sono dietro l’angolo per la questione Nato/Ucraina mentre noi consumatori (soprattutto italiani) ne stiamo già pagando le conseguenze con prezzi alle stelle per elettricità e gas, merce di scambio per la geopolitica russa, americana e tedesca.

Comunque, siamo tranquilli: Liliana, Roberto e Steven (di quelli dell’”uno vale uno”) sono quello di cui oggi parleremo, secondo i cosiddetti giornaloni, mentre prendiamo un caffè al bar col greenpass, nelle chat di chi lavora o va a scuola a distanza, nelle pause caffè e mensa di quelli che, rispettando le ire del ministro Renato Brunetta, sono invece in ufficio o in fabbrica, nonché nelle conversazioni dei pochi commessi dei pochi negozi in cui i pochi clienti si recheranno e nelle file alle Poste per ritirare lettere che non ci consegnano mai (nei bus… a stento ci si guarda negli occhi quando ci si calpesta un piede).

Questo scrivono questi giornali.

“That’s Italy, that’s his information” – “C‘est l’Italie, c’est ses informations” – “Esto es Italia, esta es su información” – “Das ist Italien, das sind seine Informationen”.

 

NOTE

1 – Vediamo la panoramica di alcune prime pagine di giornali che, come si dice, formano l’opinione pubblica:

Corsera – Apertura su Conte/M5s. Niente Macron/Putin

La Repubblica – Due aperture sia su Conte/M5S che Macron Putin

La Stampa – nessuno dei due

IlSole24Ore – Conte/M5S e, piccolo, Macron/Putin

Il Messaggero – Conte/M5S e niente Macron/Pitin

Il Giornale – Conte/M5S e niente Macron/Putin

Quotidiano nazionale Qn – Conte/M5s e niente Macron/Putin

Libero – Conte/M5S e niente Macron/Putin

Avvenire – Conte/M5S e piccolo Macron/Putin

Il Fatto Quotidiano – piccolo Macron/Putin e niente Conte/M5S

Il Tempo – Conte/M5S e niente Macron/Putin

il manifesto – apertura per Macron/Putin e per Conte/M5S

Il Foglio – piccolo Conte/M5S e piccolo Macron/Putin

2 – nel lungo tavolo bianco in stanza altrettanto bianca, mancava solo un blocco di ghiaccio al centro con la bandierina azzurra e gialla dell’Ucraina, al posto di vettovaglie medievali e candelieri che un simile desco ispirerebbe.

François-Marie ArouetAduc