La lezione politica delle bollette, François-Marie Arouet di Aduc: mancanza di Europa nella questione Ucraina Russia

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Questione bollette e mancanza di Europa
Questione bollette e mancanza di Europa

Nella disputa Nato/Russia –   si legge nel comunicato sulla “questione politica” delle bollette a firma di François-Marie Arouet di Aduc (qui altre note dell’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) – c’è di mezzo, oltre l’Ucraina, l’Unione Europea che, allo stato dei fatti, nonostante lo scalpitare del presidente francese Emmanuel Macron, sembra più o meno rappresentata dalla Germania. Che ha detto in modo esplicito che se non si risolve la questione nel migliore dei modi (cioè: come vogliono Usa e Germania) di forniture gas dal Nord Stream 2 non se ne parla.

“Di mezzo” quindi, oltre ai poteri e alle aspirazioni territoriali degli Stati e all’inconsistenza dell’Ue, ci sono i consumatori di gas ed elettricità (che spesso si produce dal gas). Quelli che in questi giorni stanno ricevendo bollette mediamente intorno al doppio dei valori abituali. Consumatori che non sono solo famiglie, ma anche aziende che, come ovvia reazione, hanno alzato tutti i prezzi delle loro produzioni…. e, al momento, Governo e legislatore sembra che stiano solo aspettando il peggio (1)

Nelle difficoltà, è buona occasione per capire cosa non ha funzionato e come sarebbe opportuno per non ricascarci… indipendentemente che se ne esca con le ossa rotte del tutto o solo in parte… chè di “nostra” (consumatori) vittoria è bene non farsi illusioni.

La lezione politica è semplice quanto difficile se non, al momento, impossibile.

Manca l’Europa. Quella delle politiche energetiche e quella di una difesa comune, nonché di una politica estera (2).

Quella di un continente che si gestisca confini e rapporti come meglio gli torna utile. Un continente libero che – memore di come e perché fu liberato dalle forze alleate con la fine della seconda guerra mondiale, forte di essere una potenza economica mondiale al pari di Usa, Cina e Russia – decida di andare per conto proprio, guardando gli interessi immediati dei propri cittadini, pur se in un contesto, come si dice, atlantista…. chè di meglio al momento non si conosce.

Non si tratterebbe dello staterello che nasce per dar forza a qualche indipendentismo da fregola cultural-separatista (Catalogna docet), ma di uno Stato che non può che essere federale (3), Tutto questo per fare di testa nostra? Non necessariamente, ma trattando al pari con Russia e Usa (4), senza di fatto delegare l’europea Germania e, quindi, mettendo al centro gli interessi dei propri cittadini in un contesto di equilibrio e armonia mondiale.

Ci ricorderemo di queste vicende delle bollette energetiche quando, per esempio, ci saranno le prossime elezioni (dalle amministrative alle europee)? Facendo tesoro di quanto i nostri rappresentanti hanno fatto di concreto fino ad oggi e di quanto potrebbero fare in questa visione da Stati Uniti d’Europa.

I consumatori sono importanti, non solo perché consumano, ma anche perché come cittadini possono decidere sulla propria vita.

1 – https://www.aduc.it/articolo/crisi+energia+non+solo+paga+consumatore+chi+aiuta_33986.php

2 – poi ci sarebbe quella (in corso la “scoppola” covid) di una politica sanitaria unica, etc

3 – magari facendo a meno dell’Ungheria (che proprio in questi giorni, il suo premier Orban, ha manifestato l’intenzione di abbandono dell’Unione), e di qualcun altro (Polonia) che prende soldi ma non rispetta diritti e regole comunitarie.

4 – magari in questo contesto un po’ ridimensionati dalla loro funzione di gendarme del mondo libero… ma con l’occhio fisso ai propri interessi nazionali.

François-Marie Arouet – Aduc