“Sogno è un’occasione per far conoscere anche ai più piccoli questo classico del teatro mondiale.” L’intenzione del “Sogno” di Fontemaggiore in scena domenica 20 febbraio alle 17 al Teatro Astra di Vicenza è chiara. La settima proposta di “Famiglie a teatro”, la rassegna curata dal Centro di Produzione Teatrale La Piccionaia per il Comune di Vicenza con il sostegno del Ministero della cultura e della Regione del Veneto, infatti, trae ispirazione da “Sogno di una notte di Mezza Estate” di William Shakespeare.
In scena, per l’appuntamento lupetto dedicato ai bimbi dai cinque anni, le vicende del re e della regina delle fate, Oberon e Titania, che litigando portano scompiglio nella vita pacifica del bosco: “Puck e Fiordipisello, fedeli servitori dei regnanti, vivono l’incanto della scoperta dell’amore e, loro malgrado, vengono coinvolti nel litigio dei sovrani. Grazie al potere magico di un fiore fatato, la pace sta per essere ristabilita, quando l’improvviso sopraggiungere nel bosco di due coppie di esseri umani, distrae gli esseri magici dalle loro faccende. Dopo qualche “errore” di Puck, che complica ancor più l’intricata vicenda, l’amore torna a trionfare nel cuore di tutti e l’armonia a regnare nel bosco”.
La messa in scena di Sogno, spiega la compagnia nella scheda dello spettacolo ideato e diretto da Beatrice Ripoli, che ha curato anche le maschere, interpretato da Enrico De Meo, Chiara Mancini, Valentina Renzulli e Andrea Volpi, con la drammaturgia di Daniele Aureli, Enrico De Meo, Greta Oldoni, Valentina Renzulli e Beatrice Ripoli e le luci a cura di Pino Bernabei e Luigi Proietti, mette in evidenza soprattutto gli aspetti magici della commedia shakespeariana e la contraddittorietà di situazioni ed emozioni vissute dai protagonisti. Alla base vi è il dubbio dei personaggi, sul quale spesso ci interroghiamo tutti noi, su cosa sia reale o cosa non lo sia, affrontato in modo leggero e divertente: “La commedia del “Bardo” – conclude la compagnia umbra nelle note della scheda – facendo leva sul potere dell’immaginazione, che rende capaci di immedesimarsi senza perdersi in situazioni in cui i confini tra sogno e realtà sono sfumati, suggerisce che siamo noi e noi soltanto, a poter scegliere cosa sia reale e cosa non lo sia nell’atto di creare la nostra identità di fronte al mondo”.
Fontemaggiore Centro di Produzione Teatrale è un organismo con vocazione territoriale regionale che si occupa della produzione e della diffusione della nuova drammaturgia, su tutto il territorio nazionale. I destinatari privilegiati sono l’infanzia e i giovani e in Umbria organizza rassegne di teatro ragazzi, teatro contemporaneo, letture ed eventi teatrali.
La domenica all’Astra è anche l’occasione per ammirare la nuova installazione “Anatomia scapestrata di un teatro“, il terzo “Segno a misura di bambino“. Un’opera che include le sedici “Anatomie di un teatro” create da bambine e bambini che hanno partecipato al laboratorio “A misura di bambino“, curato da La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale, con il sostegno di Banca del Veneto Centrale – Credito Cooperativo Italiano. Un’opera che vuole essere sintesi del percorso fatto insieme, nel quale le idee, i pensieri, i desideri di ogni partecipante si sono intrecciati e messi in dialogo con quelli degli altri, per giungere ad un progetto unico e condiviso.
“A misura di bambino” è il progetto di co-creazione con bambini e adulti per disegnare insieme un teatro a misura di bambini e famiglie. A seguito della raccolta di pareri e desideri attraverso un questionario online, un gruppo di bambini e adulti ha individuato alcune pratiche utili a migliorare l’esperienza a teatro, attraverso momenti di gioco, di creatività e di confronto. Nei prossimi mesi i lavori proseguiranno per far diventare realtà il Teatro Astra a misura di bambino.
I biglietti sono in vendita al costo di 6,50 euro per l’intero, 5,50 euro per il ridotto e 5 euro per i bambini (sotto i 14 anni). E con porta il nonno a teatro, un nonno e due nipoti entrano a teatro a 10 euro.
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Fonti: Fontemaggiore porta nel proprio “Sogno” le famiglie al teatro Astra di Vicenza , Comune di Vicenza